Oggi a Potenza convegno per riflettere sulle politiche sociali in Basilicata
Le politiche sociali in Basilicata per una comunità più inclusiva. È il tema del convegno promosso dalla Anteas Basilicata (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) in collaborazione con la Cisl e la Fnp Cisl della Basilicata che si terrà oggi, giovedì 17 ottobre, a partire dalle 9:30, al Polo Bibliotecario di Potenza, in Via don Minzoni. Nel corso del convegno saranno illustrati i risultati di una ricerca condotta da Nicola Pica e Rocco Libutti sul tema «Società, welfare, persone e comunità». Dopo i saluti del direttore del Polo Bibliotecario Luigi Catalani, i lavori saranno introdotti dal presidente della Anteas Basilicata Nicola Pica. A seguire, gli interventi – moderati dalla segretaria regionale e responsabile del centro studi della Cisl Basilicata Luana Franchini – di: don Salvatore Dattero, membro dell’ufficio per i problemi sociali e il lavoro dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo; Giuseppe Amatulli, segretario generale della Fnp Cisl Basilicata; Vincenzo Telesca, sindaco di Potenza; Vincenzo Cavallo, segretario generale della Cisl Basilicata; Antonello Maraldo, direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza; Cosimo Latronico, assessore regionale alla Salute, alle Politiche per la persona e al PNRR. I lavori saranno conclusi dal presidente nazionale della Anteas Giuseppe De Biase.
«L’obiettivo di questa iniziativa – spiega il presidente della Anteas Basilicata Nicola Pica – è riflettere insieme sulle politiche sociali della nostra regione, con uno sguardo particolare al futuro e alla necessità di costruire una comunità più inclusiva. E vogliamo farlo a partire dai dati della nostra ricerca per analizzare la situazione attuale e capire come il nostro sistema di welfare può evolvere per rispondere in modo più efficace ai bisogni delle persone, soprattutto di quelle più vulnerabili. La collaborazione tra mondo associativo, sindacato e istituzioni è fondamentale per sviluppare politiche orientate alla coesione e al benessere sociale nella consapevolezza che solo lavorando insieme potremo promuovere una società più giusta e solidale in grado di garantire opportunità e dignità a tutte le età. L’auspicio è che questo confronto possa essere generativo di idee e proposte concrete per rafforzare il nostro impegno nel costruire una Basilicata inclusiva, dove nessuno resta indietro e tutti si fanno carico delle fragilità sociali».
Anche per il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli il convegno «è un’occasione preziosa per confrontarci su temi che riguardano da vicino la qualità della vita delle persone, in particolare delle fasce sociali più fragili della nostra popolazione. Oggi più che mai il tema della non autosufficienza e della medicina territoriale richiede un dialogo costante e costruttivo tra Regione, enti locali e organizzazioni sindacali. È fondamentale che le politiche sociali e sanitarie siano pensate in modo sinergico per dare risposte concrete ai bisogni degli anziani, dei malati cronici e di tutte quelle persone che vivono in condizioni di difficoltà. Dobbiamo saper cogliere l’opportunità di cambiamento offerta dal PNRR per riqualificare i servizi e garantire una rete di assistenza diffusa e accessibile che possa contare su servizi territoriali capaci di intervenire in modo tempestivo ed efficace. La medicina territoriale, così come l’assistenza domiciliare, devono diventare il fulcro di un welfare più moderno e inclusivo».
Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo sollecita «un nuovo approccio condiviso per affrontare le sfide sociali che ci attendono» e rilancia la proposta di un patto sociale «quale strumento indispensabile per costruire insieme un sistema di welfare più giusto, equo e sostenibile. Il patto sociale che proponiamo – continua Cavallo – non deve essere un semplice atto formale di consultazione, ma un vero e proprio impegno comune tra istituzioni, sindacati, imprese e cittadini. Solo attraverso un dialogo costante e una condivisione di responsabilità potremo creare politiche sociali che rispondano ai bisogni reali delle persone, con investimenti mirati sulla non autosufficienza, sulla medicina territoriale e sull’inclusione sociale. Serve una visione condivisa e un lavoro coordinato per garantire un futuro migliore alle nostre comunità, dove nessuno è lasciato indietro e tutti possono sentirsi parte di un progetto collettivo di sviluppo socialmente sostenibile».