Oggi incontro a Lecce tra Emiliano, Ager e sindaci su conferimento umido nell’impianto di Poggiardo: “L’impegno a dislocarli nelle prossime ore”
“Oggi abbiamo preso degli impegni per rallentare nelle prossime ore i conferimenti di umido su Poggiardo e ridislocarli su altri impianti. Si è verificata una situazione imprevista che dovrebbe durare solo pochissimi altri giorni.
Anche se l’Ager non è una creatura della Regione Puglia ma è un ente dei sindaci – che la Regione ha tentato di rendere più governabile per facilitare gli accordi tra i tanti comuni sui flussi dei rifiuti e soprattutto sugli impianti – oggi ci siamo scusati con il Sindaco di Poggiardo. Perché la comunicazione non ha consentito al Sindaco né di capire bene cosa stesse accadendo e né tantomeno di spiegarlo ai suoi concittadini e quindi ha avuto un sovraccarico dell’impianto che non era previsto dagli accordi che avevamo preso”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia oggi al termine della riunione convocata a Lecce, nella sede del Comune, sulla ipotesi delle diminuzioni di conferimento di umido nell’impianto di Poggiardo. Presenti all’incontro il presidente della provincia di Lecce Stefano Minierva, il direttore Ager Gianfranco Grandaliano, la presidente Ager Fiorenza Pascazio, i sindaci di Poggiardo Giuseppe Colafati e di Casarano Gianni Stefano, l’assessore Loredana Capone, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.
“In Puglia – ha aggiunto Emiliano – sta aumentando la raccolta differenziata dell’umido e abbiamo raggiunto livelli europei. Però servono gli impianti e se i sindaci non ci danno la disponibilità a costruire gli impianti di compostaggio è chiaro che si rischia di doverli mandare al nord con il conseguente aumento delle tariffe.
Tutti questi elementi vanno spiegati ai cittadini e ai Sindaci che non possono trovarsi con sovraccarichi degli impianti senza un’adeguata informazione da parte dell’Ager”.
Con i giornalisti Emiliano ha ripercorso alcune tappe di questa vicenda: “C’è stato un sequestro di un impianto pubblico dell’Acquedotto pugliese, Aseco a Ginosa, che ha sovraccaricato Poggiardo. La stessa cosa è successa a Deliceto in provincia di Foggia dove pure c’è stato una sospensione dell’attività di un impianto. Siamo al limite, perché bastano delle piccole disfunzioni per rischiare di sovraccaricare quei Comuni che hanno già dato la disponibilità: ecco perché bisogna costruire altri impianti. Noi ragionevolmente dovremmo ottenere il dissequestro dell’impianto di Ginosa e quindi nel momento in cui sarà dissequestrato, nel giro di sette giorni al massimo, tutta la provincia di Brindisi potrà riprendere a conferire lì superando questa situazione di crisi. Tutto questo si è verificato in un momento, l’estate, in cui la produzione dell’umido aumenta moltissimo, anche per la presenza di tanti turisti”.