Oggi a Pignola il IX congresso regionale della Fisascat Cisl
Si è aperto questa mattina a Pignola, con la relazione della segretaria generale Aurora Blanca, il IX congresso regionale della Fisascat, la federazione della Cisl che rappresenta e tutela i lavoratori del turismo, del commercio e dei servizi. Davanti ad una platea di circa 40 delegati provenienti da ogni parte della regione e alla presenza della segretaria nazionale Rosetta Raso, del segretario generale della Cisl lucana, Nino Falotico, e del segretario nazionale della Felsa Cisl, Matteo Pirulli, la leader della Fisascat ha tracciato un bilancio del quadriennio appena trascorso, caratterizzato dal susseguirsi di numerose vertenze: dalla più nota che ha riguardato i lavoratori dell’istituto di vigilanza La Ronda al mondo dei servizi esternalizzati della pubblica amministrazione, con i casi di Facility e Ariete – per citare i più noti – che hanno occupato per mesi le pagine di cronaca sindacale. Sullo sfondo, i processi di trasformazione che stanno investendo l’economia mondiale, trainati dalle nuove tecnologie digitali e dai cambiamenti demografici.
Uno scenario sfidante anche per il sindacato che è chiamato, ha detto Blanca, a “governare e indirizzare i cambiamenti per arginare la precarizzazione del lavoro e l’indebolimento dei corpi intermedi e delle forme di rappresentanza. Allo stesso tempo – ha aggiunto la segretaria della Fisascat – dobbiamo tornare a svolgere il ruolo di educatori alla socialità contro il dilagante individualismo e la crisi della coscienza civica”, creando “nuovi spazi sociali di condivisione e confronto”.
Ma quali sono le leve che il sindacato deve muovere per guidare il cambiamento? Blanca ne individua due: contrattazione di prossimità e bilateralità sono essenziali per “governare la flessibilità e ridistribuire la produttività generata dalle innovazioni tecnologiche sotto forma di più salario o welfare integrativo, anche sfruttando la detassazione dei premi di produttività”. Fondamentale per la segretaria della Fisascat è anche la formazione continua “perché nella nuova economia digitale se sai, impari a saper fare per saper essere”, ma “bisogna incentivare l’alternanza scuola-lavoro, oggi poco praticata”.
Alle imprese che reclamano flessibilità la Fisascat spalanca la porta della contrattazione: “Noi non consideriamo la flessibilità un male – ha detto Blanca – ma una straordinaria opportunità per sviluppare un sistema di relazioni industriali cooperativo con le imprese, i distretti e le filiere produttive, purché si contrattino diritti e tutele”. A tal proposito la sindacalista ha citato il caso di una nota catena di supermercati potentini dove “attraverso la contrattazione siamo riusciti ad ottenere più diritti e tutele per i lavoratori e creato le condizioni per nuove assunzioni”.
Parlando di Matera 2019, la sindacalista della Fisascat ha detto che “bisogna costruire intorno alla capitale europea della cultura un vero e proprio distretto economico diffuso e scongiurare il rischio che si trasformi in un eventificio effimero o in un set cinematografico che lascia poco sul territorio in termini di investimenti, professionalità e occupazione”. Per la segretaria della Fisascat, infine, “lo sviluppo della nostra regione non passa solo attraverso industria e petrolio”, ma valorizzando le vocazioni del territorio, ovvero cultura, tradizioni, storia, enogastronomia, per un turismo sostenibile e non “mordi e fuggi”. Nel primo pomeriggio sono previste le operazioni di voto per l’elezione del gruppo dirigente che guiderà la federazione nel prossimo quadriennio.