Olivicoltura in Puglia, via libera in CPA alla proposta di modifica dell’assessore Pentassuglia del decreto sui programmi operativi delle OP
Via libera in Commissione Politiche Agricole, riunitasi martedì 10 gennaio, alla proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, di modifica delle disposizioni nazionali per l’attuazione dei programmi operativi triennali elaborati dalle organizzazioni dei produttori (OP) e dalle associazioni delle organizzazioni dei produttori (AOP) del settore dell’olio e delle olive da tavola. Si tratta, nello specifico, del programma di investimenti dedicato al comparto olivicolo attraverso l’attuazione di progetti esecutivi annuali, previsti dal Piano Strategico Nazionale, relativi alla fase della produzione, trasformazione, commercio e attraverso specifici interventi.
“La richiesta di modifica del decreto – fa sapere l’assessore – riguarda l’eliminazione per la Puglia dell’importo minimo del programma di esecuzione che le OP e le AOP devono presentare per poter accedere ai fondi della PAC. Questo perché il settore olivicolo pugliese, già fortemente penalizzato dalla grave batteriosi da Xylella fastidiosa, ha altresì subìto ingenti danni in termini produttivi causati dalle eccezionali avversità atmosferiche che hanno messo a dura prova la campagna olivicola 2022. L’ultima declaratoria dello stato di calamità, emanata dal Ministero lo scorso 22 dicembre, ha difatti accertato i danni subìti dalle imprese olivicole derivanti dal lungo periodo siccitoso in Puglia, ovvero dal 1° gennaio al 30 settembre 2022. La modifica richiesta, pertanto, ci consentirebbe, nonostante il drastico calo produttivo dell’ultima campagna olivicola, di rispettare criteri e modalità di presentazione dei programmi operativi e accedere alle risorse necessarie per lo sviluppo e la crescita dell’intero comparto”.
“Sono soddisfatto per questo primo risultato che è un’ulteriore chance di ripresa del nostro settore olivicolo. Ringrazio, pertanto, la disponibilità dei colleghi assessori i quali, in questo modo, riconoscono le oggettive difficoltà che la nostra regione sta vivendo ma soprattutto il ruolo strategico, in termini di valore e qualità, che l’olivicoltura pugliese ricopre a livello nazionale. E sono fiducioso che anche il Governo accoglierà e darà immediata attuazione a questa modifica”.