Oltre 3mila visitatori alla mostra “Pianeta Pandemia” a Matera. Prorogata fino a fine ottobre 2021
Sarà prorogata fino a fine ottobre 2021 la mostra ‘Pianeta Pandemia – Storie di epidemie e vaccini’ nell’ex Ospedale San Rocco a Matera realizzata dal Museo delle Arti Sanitarie di Napoli in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Basilicata guidata da Annamaria Mauro. Oltre 3mila persone, tra gruppi di turisti, curiosi cittadini ed esperti della medicina hanno visitato sino ad oggi le sale espositive nel rispetto delle norme anticovid. Aperta al pubblico l’8 giugno, la mostra curata dal professor Gennaro Rispoli, direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli e da Carmen Caccioppoli responsabile della programmazione culturale del Museo, avrebbe dovuto chiudere il 5 settembre. In queste settimane ha richiamato l’attenzione di un pubblico variegato di visitatori, suscitando curiosità anche nei dirigenti scolastici che hanno chiesto ai responsabili di poter farvi accedere le scolaresche per trasmettere, attraverso oggetti e pannelli didattici, la consapevolezza storica delle epidemie, le tecniche vacciniche praticate sino ai nostri giorni. E proprio la visita degli alunni della platea scolastica materana e regionale sarà l’occasione per fare una riflessione sulle malattie epidemiche e sgombrare il campo da false notizie sui rischi dell’inoculazione di vaccini. ‘’Un risultato più che lusinghiero che testimonia la volontà da parte di giovani e adulti di essere informati sulle epidemie della storia, sulle pratiche vacciniche che hanno debellato numerose di esse dalla poliomielite al vaiolo’’ dice il direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, prof. Gennaro Rispoli ‘’E il fatto che la mostra apra le porte anche a giovani alunni, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella campagna di comunicazione sull’importanza dei vaccini. Vi sarà un momento di approfondimento con esperti della materia e i più giovani anche attraverso l’osservazione dei circa 100 pannelli illustrativi, le immagini della storia dell’assistenza delle malattie sociali del secolo scorso quali malaria, tubercolosi e ‘spagnola’ fino alle norme comportamentali da osservare in epoca covid, nonostante l’efficacia dei vaccini’’.
La mostra si snoda in un percorso storico-scientifico tra una ricca collezione di ‘Pastori’ portatori di malattie epidemiche e dei ‘guaritori’ del passato, trecento oggetti rari del Museo di Arti Sanitarie, fedi ovvero patenti di sanità, che consentivano ai marinai di viaggiare a condizione che non avessero contratto peste o colera. E ancora, libri, oggetti scientifici, filmati, una sezione di sanità militare realizzata in collaborazione con il corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana coordinato dal gen. Gabriele Lupini, dedicata a Ferdinando Palasciano stimato chirurgo meridionale e precursore della Croce Rossa.
Intanto, è allo studio un protocollo d’intesa tra il Museo di Arti Sanitarie e il Polo Museale della Basilicata volto a realizzare iniziative di carattere permanente e temporaneo al fine di evidenziare il grande valore dei medici lucani nella storia scientifica e sociale del Sud del Paese, anche attraverso la creazione di un angolo espositivo dedicato all’importante contributo dei medici lucani.
La mostra sarà visitabile fino a fine ottobre 2021 ad ingresso libero e gratuito, contingentato secondo le norme vigenti.