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On. Rospi: “Il modello Genova sia la base della ricostruzione post coronavirus”

“In questi giorni di grande emergenza sanitaria ed economica in cui versa l’Italia, sento tanto parlare del modello Genova per sbloccare i cantieri. Sono mesi che lo dico e spero che, vista la condizione, adesso si farà davvero qualcosa in tempi brevi. Non scordiamoci che in Italia i tempi per la progettazione e l’appaltabilità delle opere sono in media di sette anni che, rispetto alla media europea, è il doppio del tempo. È importante tenere a mente che il rilancio delle opere post emergenza dà una spinta notevole alla ripresa, dato che il settore delle costruzioni vale più del 10% del PIL”.
Lo scrive in una nota l’On. Gianluca Rospi, deputato del gruppo Misto e relatore del Decreto Genova.
“C’è un grande caos normativo in Italia e l’unico modo per rilanciare immediatamente le grandi opere, dando così un po’ di respiro all’economia del Paese, è il Modello Genova costruito ad hoc dopo la tragedia del Ponte Morandi e che ha già funzionato in un momento di emergenza. Se è vero il detto ‘squadra che vince non si cambia’, non possiamo continuare a crogiolarci e aspettare che le opere si sblocchino da sole. Siamo tutti protagonisti in questo momento – conclude- e, mai come adesso, il Governo dovrebbe intervenire per semplificare e sburocratizzare il sistema degli
appalti, dando più responsabilità ai professionisti e affidando al pubblico le sole attività di controllo”.

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