Oncologia: Grande speranza per il tumore al polmone.
L’annuncio dato dal prof. Veronesi, il più noto oncologo italiano, segna realmente una tappa epocale nel suo campo:“ con l’uso della TAC a spirale è ora possibile poter abbattere anche del 50% la mortalità per tumore al polmone”. Perché la notizia è così rilevante? Basta dare dei numeri: Il tumore al polmone è uno dei più difficili da trattare, con un tasso di mortalità a 5 anni che può raggiungere l’85%. Il che lo rende la prima causa di morte per cancro. E’ il tipo di tumore più frequente nei maschi, anche se attualmente in Italia sembra apprezzarsi un calo nella popolazione maschile, compensato da un aumento in quella femminile parallelamente alla crescita del numero di fumatrici. Ogni anno in Italia si ammalano oltre 28.000 persone e si stima che altrettante ne muoiano, vale a dire il 20 per cento di tutte le morti per cancro del nostro Paese. Nel 2008,in Basilicata , abbiamo registrato 171 uomini e 23 donne decedute per questo tumore, vale a dire 1 decesso ogni 3000 abitanti.
Il principale responsabile, anche se non unico, rimane comunque il fumo, a causa del quale muore circa 1/3 dei fumatori. Il rischio relativo è strettamente correlato al numero di sigarette fumate ed alla durata in anni dell’abitudine tabagica.
Ma che la speranza si traduca in realtà quali ostacoli occorre superare? I migliori risultati si possono conseguire soltanto sottoponendo a screening di massa i soggetti più a rischio, vale a dire tutti i fumatori ultracinquantenni con più di 10 anni di fumo alle spalle si fa tra le donne per il tumore del Questo implica costi aggiuntivi per il SSN e Veronesi calcola un costo pari a circa 200 € ad esame. Occorre poi la presenza capillare sul territorio di Tac di ultima generazione ed in questo la Basilicata e’ competitiva, potendo contarne almeno quattro, situate a Potenza, Matera, Lagonegro, Rionero.
Luciano Dipalma