Orari flessibili per le farmacie della Puglia
La liberalizzazione delle farmacie in Puglia segue un compromesso alla pugliese. Grazie a un emendamento a firma del consigliere Andrea Caroppo (Ncd) e votato all’unanimità, i farmacisti della regione, infatti, potranno scegliere di lasciare aperti liberamente i propri esercizi anche oltre l’orario previsto dal turno. Dalla nuova legge regionale, però, scompare l’obbligo di garantire un calendario di aperture extra rispetto al turno “per un minimo di 60 giorni”. Il Consiglio regionale ha approvato, anche in questo caso all’unanimità, la legge che “Disciplina turni e orari del servizio pubblico farmaceutico territoriale”, anche se il clima non è stato sempre sereno.
Ad accendere la miccia è stato, anche in questo caso, Fabiano Amati, ‘dissidente’ Pd, primo firmatario di un emendamento sottoscritto da altri sette consiglieri Pd, compreso il capogruppo Pino Romano, il quale ha chiesto che dalla legge venissero cancellati il secondo, terzo e quarto comma dell’articolo 7. Tema nevralgico è: i criteri attraverso i quali regolare, così come peraltro concordato in commissione consiliare da tutti i gruppi politici, il prolungamento dell’orario di servizio delle farmacie oltre l’orario obbligatorio per legge. Per Amati, l’apposizione di una regolamentazione sarebbe una vera e propria ‘restrizione’ da bollarsi come illiberale. Per avvalorare la sua tesi ha citato Einaudi e fatto appello ai ‘liberal’ del centrodestra.