Orizzonte Casa Design, cucina e tendenze 2025
Spazi, materiali e la stessa concezione dell’ambiente stanno cambiando nel corso degli anni. Se pensiamo alle cucine delle case dei nostri nonni o genitori abbiamo tutti in mente, chi più chi meno, lo stesso ambiente, la stessa disposizione delle cose all’interno dello spazio e quei 2/3 colori che si alternavano a seconda dei gusti personali. La cosa che tuttavia accomunava tutte le case, almeno fino ai primi anni Duemila, era l’ambiente separato: difficilmente si trovava in Italia una cucina aperta sul soggiorno o sul salotto. Il concetto dell’open space, seppur già nato nei lontani anni Cinquanta, mal si integrava con la concezione e la struttura delle case Italiane.
La maggior parte degli edifici in Italia risale infatti agli anni Sessanta e Settanta del Novecento, quando vi era ancora una divisione interna standard, ogni spazio era definito dalla sua funzione e raramente vi potevano essere delle contaminazioni. L’architettura moderna ha invece fatto propri i concetti di armonia e integrazione degli spazi, andando anche a cambiare il concetto stesso di cucina. Gli ultimi anni sono stati un lungo periodo di preparazione a quelle che saranno le tendenze in fatto di arredo dei prossimi anni, a cominciare dalla cucina: non più definita dalla sua funzione pratica ma riscoperta come luogo di condivisione, convivialità e apertura. Se prima le cucine erano separate dal resto della casa, scelta dovuta anche alla volontà di non diffondere gli odori di cucinato nel resto degli ambienti: le cappe (quando presenti) non era certo funzionali e aspiranti come quelle moderne. Si poteva mangiare in cucina solo in assenza di ospiti, ai quali veniva destinata la sala da pranzo, e inoltre gli ambienti erano riempiti al massimo con armadietti, carrelli e scaffali enormi.
Oggi la cucina si integra alla perfezione con il resto degli ambienti, talvolta la zona di cottura o quella di lavoro viene nascosta da muri a mezza altezza che ben si armonizzano con il resto, o ancora, la zona cottura viene chiusa con mura finestrate e porte scorrevoli .Le linee delle cucine sono eleganti e minimaliste, con colori caldi e accoglienti spesso tono su tono con le pareti, valorizzate da carte da parati, ma me parleremo in seguito. Anche le macchinette de caffè, indispensabili nelle cucine italiane, sono sempre più di design e occupano sempre meno spazio. Una tendenza moderna è quella di avere la cucina a scomparsa: in vista vi è solo una porzione di bancone, il resto viene nascosto da pannelli scorrevoli che all’apparenza sembrano essere pannelli di rivestimento. Le cucine del 2025 sono sempre più pensate come spazi aperti e integrati con il resto della casa, ideali per favorire la convivialità e la socializzazione.
Le cucine aperte saranno caratterizzate da arredi che si fondono con il living, utilizzando colori e materiali coordinati per creare una continuità visiva tra gli spazi. Gli elettrodomestici a incasso, integrati negli arredi, contribuiscono a mantenere un aspetto pulito e ordinato. Anche i tavoli estraibili e le soluzioni a scomparsa permetteranno di ottimizzare lo spazio, rendendo la cucina un ambiente estremamente versatile. L’obiettivo è quello di favorire la socializzazione e il senso di comunità, rendendo la cucina il luogo ideale per riunirsi e trascorrere del tempo di qualità insieme. I materiali devono essere scelti naturali e sostenibili, come il legno, in particolar modo il pino o il bambù. Le cucine del futuro abbracciano a pieno l’economia circolare: comprare e cucinare sano, riciclare e consumare meno. Less is more.
Spazi, materiali e la stessa concezione dell’ambiente stanno cambiando nel corso degli anni. Se pensiamo alle cucine delle case dei nostri nonni o genitori abbiamo tutti in mente, chi più chi meno, lo stesso ambiente, la stessa disposizione delle cose all’interno dello spazio e quei 2/3 colori che si alternavano a seconda dei gusti personali.
La cosa che tuttavia accomunava tutte le case, almeno fino ai primi anni Duemila, era l’ambiente separato: difficilmente si trovava in Italia una cucina aperta sul soggiorno o sul salotto. Il concetto dell’open space, seppur già nato nei lontani anni Cinquanta, mal si integrava con la concezione e la struttura delle case Italiane.
La maggior parte degli edifici in Italia risale infatti agli anni Sessanta e Settanta del Novecento, quando vi era ancora una divisione interna standard, ogni spazio era definito dalla sua funzione e raramente vi potevano essere delle contaminazioni. L’architettura moderna ha invece fatto propri i concetti di armonia e integrazione degli spazi, andando anche a cambiare il concetto stesso di cucina.
Cucina, domani. Tendenza 2025
Gli ultimi anni sono stati un lungo periodo di preparazione a quelle che saranno le tendenze in fatto di arredo dei prossimi anni, a cominciare dalla cucina: non più definita dalla sua funzione pratica ma riscoperta come luogo di condivisione, convivialità e apertura. Se prima le cucine erano separate dal resto della casa, scelta dovuta anche alla volontà di non diffondere gli odori di cucinato nel resto degli ambienti: le cappe (quando presenti) non era certo funzionali e aspiranti come quelle moderne. Si poteva mangiare in cucina solo in assenza di ospiti, ai quali veniva destinata la sala da pranzo, e inoltre gli ambienti erano riempiti al massimo con armadietti, carrelli e scaffali enormi.
Oggi la cucina si integra alla perfezione con il resto degli ambienti, talvolta la zona di cottura o quella di lavoro viene nascosta da muri a mezza altezza che ben si armonizzano con il resto, o ancora, la zona cottura viene chiusa con mura finestrate e porte scorrevoli.
Le linee delle cucine sono eleganti e minimaliste, con colori caldi e accoglienti spesso tono su tono con le pareti, valorizzate da carte da parati, ma me parleremo in seguito. Anche le macchinette de caffè, indispensabili nelle cucine italiane, sono sempre più di design e occupano sempre meno spazio. Una tendenza moderna è quella di avere la cucina a scomparsa: in vista vi è solo una porzione di bancone, il resto viene nascosto da pannelli scorrevoli che all’apparenza sembrano essere pannelli di rivestimento. Le cucine del 2025 sono sempre più pensate come spazi aperti e integrati con il resto della casa, ideali per favorire la convivialità e la socializzazione. Le isole centrali con banconi snack diventano punti focali per cucinare, lavorare e condividere momenti in famiglia o con gli amici. La tendenza è quella di creare un ambiente unico e multifunzionale, dove ogni attività si intreccia in modo armonioso.
Le cucine aperte saranno caratterizzate da arredi che si fondono con il living, utilizzando colori e materiali coordinati per creare una continuità visiva tra gli spazi. Gli elettrodomestici a incasso, integrati negli arredi, contribuiscono a mantenere un aspetto pulito e ordinato. Anche i tavoli estraibili e le soluzioni a scomparsa permetteranno di ottimizzare lo spazio, rendendo la cucina un ambiente estremamente versatile. L’obiettivo è quello di favorire la socializzazione e il senso di comunità, rendendo la cucina il luogo ideale per riunirsi e trascorrere del tempo di qualità insieme. I materiali devono essere scelti naturali e sostenibili, come il legno, in particolar modo il pino o il bambù. Le cucine del futuro abbracciano a pieno l’economia circolare: comprare e cucinare sano, riciclare e consumare meno. Less is more.
Marilena Scutillo