Ospedale di Chiaromonte, il sindaco Vozzi ribadisce la ferma volontà della cittadinanza a difendere il diritto alla salute
“La ferma ed immutata volontà di difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini dell’area sud della provincia di Potenza, ribadita dal sindaco di Chiaromonte Antonio Vozzi, in continuità con la protesta avviata il 13 agosto scorso, può trovare un riscontro positivo nel nuovo provvedimento annunciato dal Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin per i cosiddetti piccoli ospedali”. Lo sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Franco Mattia (Pdl), evidenziando gli obiettivi che – giudica “condivisibili” specie nella realtà Chiaromonte-Senisese, della proposta del Ministro. Si tratta della riconversione di piccoli ospedali che non sono in grado di fornire un’assistenza di qualità, senza per questo abdicare al ruolo di assistenza sanitaria primaria sul territorio; del potenziamento del trasporto di emergenza per spostare i pazienti verso le strutture di eccellenza; una rete telematica per far viaggiare in tempo reale i dati dei rilievi tra i piccoli ospedali e le strutture dove sono presenti specialisti capaci di riconoscere anche le patologie più rare; dell’assolvimento ai bisogni di tutela della salute soprattutto nelle aree più interne e lontane dalle strutture ospedaliere maggiori. Il “modello” della Lorenzin, dai costi standard alla riconversione delle strutture troppo piccole in centri poliambulatoriali o in strutture intermedie – continua Mattia – chiama in causa direttamente tutte le Regioni perché per tagliare sprechi e reinvestire in qualità, è innanzitutto necessario vincere una grande sfida che è prima di tutto culturale. Gli sprechi – dice il consigliere del Pdl – sono annidati nei grandi ospedali e nelle due Aziende Sanitarie come testimonia il continuo ripiano a cui è costretta la Giunta Regionale, ultima operazione l’Assestamento di Bilancio del 7 agosto scorso. C’è inoltre una sollecitazione del Ministro affinché gli amministratori regionali spendano generosamente la loro esperienza politica mediando contrapposizioni sul territorio che – afferma Mattia – ha un significato particolare nella vicenda dell’ospedale di Chiaromonte. La Giunta deve svolgere quella responsabile mediazione indispensabile ad alimentare contrapposizioni e campanilismi e soprattutto nuove tensioni sociali di cui non c’è alcuna necessità, tanto più che per la struttura ospedaliera di Chiaromonte sono state già da tempo ipotizzate funzioni da confermare. E’ il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera lucana che va ripensato per dare risposte efficaci ai bisogni di salute delle comunità locali”.