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Ospedale di Galatina, il consigliere De Pascalis chiede il ripristino dei reparti chiusi

L’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina è stato uno degli ospedali più ridimensionati dal piano di riordino ospedaliero regionale che ha dato il via ad accorpamenti e soppressioni di interi reparti nei presidi della provincia. I cittadini, nei mesi scorsi, sono insorti per impedire la chiusura del nosocomio, mentre la Asl di Lecce, pur chiudendo il reparto per i pazienti acuti, ha garantito la contestuale apertura di cinque ambulatori.
Il consigliere d’opposizione del comune salentino, Giampiero De Pascalis, continua ad opporsi alle decisioni della Regione Puglia in tema di sanità pubblica, tanto da portare le carte in Tribunale per chiede il ripristino di quei reparti che sarebbero stati “illegittimamente” chiusi. Il ricorso, presentato dai legali Marco Calzolaro e Valentina Mele, sarà discusso dal Tar di Lecce il 27 novembre, ed è stato firmato in calce da centinaia di residenti a Galatina e nei comuni limitrofi.  
“La mia non è una battaglia di campanile, ma la difesa di diritti garantiti dalla Costituzione. – ha detto il consigliere – L’ospedale di Galatina è stato penalizzato dalla Regione Puglia, nonostante lo stesso ente lo avesse classificato di base, per poi privarlo dei reparti previsti dal decreto ministeriale 70 per quel livello di classificazione. Il sindaco di Galatina, Marcello Amante, no ha mai mosso un dito per far valere il diritto alla salute, ma sono rimasti indifferenti alle preoccupazioni della cittadinanza”.  De Pascalis non ha ancora ricevuto alcuna risposta dalla Regione Puglia, che ha competenza sulla pianificazione della rete ospedaliera: “Noi attendiamo fiduciosi l’esito del ricorso, confidando che il nostro diritto alla salute possa essere tutelato dalla sentenza dei giudici amministrativi”.

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