Ospedale Lagonegro, la risposta dell’AOR San Carlo alla Fials
L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo si vede costretta a intervenire nuovamente in merito al comunicato della FIALS riguardante l’ospedale di Lagonegro. È davvero spiacevole constatare che, con cadenza periodica, vengano diffuse alla stampa informazioni errate, già rettificate in precedenti occasioni dall’Azienda, che non solo screditano l’operato dell’ospedale e della direzione strategica, impegnata nel costante miglioramento delle prestazioni sanitarie, ma disorientano anche i cittadini.
In particolare, in relazione alla costruzione del nuovo padiglione, l’accusa alla direzione strategica aziendale è infondata e -a questo punto- inaccettabile e meritevole di adeguata censura. L’Organizzazione Sindacale sembra non sapere che la titolarità del procedimento per la realizzazione del nuovo padiglione nel plesso nosocomiale, certamente essenziale per l’ulteriore crescita dell’ospedale, non sia dell’AOR San Carlo per espressa disposizione della L.R. n. 2 del 2017.
Per quanto riguarda le risorse umane, la richiesta avanzata sorprende, considerando che la stessa FIALS ha recentemente sottolineato, durante un incontro presso l’Amministrazione Comunale di Melfi, come l’ospedale di Lagonegro sia quello dell’AOR San Carlo con il maggior numero di personale di comparto per posto letto. Infatti, i Piani Triennali di Fabbisogno di personale adottati negli ultimi anni hanno portato a un significativo incremento delle unità in servizio, anche presso l’ospedale di Lagonegro, con un aumento degli operatori socio-sanitari da 250 a oltre 390. Come già evidenziato in più occasioni, il dimensionamento del personale è stato fondato su dati oggettivi, utilizzando la «metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale ospedaliero» elaborata dall’AGENAS e da esperti delle regioni. Per gli ospedali di base, la dotazione di personale, pur allineata ai modelli di riferimento, è chiaramente influenzata dalla limitata dimensione dei reparti in termini di posti letto, con conseguente necessità di misure organizzative che ottimizzino le risorse disponibili.
Infine, riguardo all’ascensore, è importante chiarire che l’intervento non rappresenta una semplice manutenzione, ma richiede opere consistenti a causa della conformazione del vuoto strutturale non compatibile con gli elevatori attualmente in commercio e con le norme vigenti. Conseguentemente, si è reso necessario un articolato iter di progettazione e realizzazione ad hoc per la sostituzione dell’intero impianto e per le opere murarie, con conclusione del processo da parte dell’area tecnica aziendale ormai imminente.
In conclusione, si auspica una maggiore accortezza nelle segnalazioni, ritenendo che l’obiettivo comune debba essere una risposta efficace ed efficiente ai bisogni di salute dei cittadini.