Ospedale Riuniti di Foggia primi in Puglia per volume di nascite
Sul portale www.doveecomemicuro.it, un sito di public reporting in ambito sanitario, è disponibile la classifica dei punti nascita per volume annuale di parti (fonte dei dati è il PNE 2018 di Agenas, riferito all’anno 2017). Nel nostro Paese, gli ospedali pubblici o privati accreditati che ne eseguono almeno 10 all’anno sono 445.
In Puglia, le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano parti sono 31. Il 35,5% rispetta il valore di riferimento fissato a 1000 parti mentre il 16,1% non rispetta il valore minimo di 500 parti l’anno
Nelle prime posizioni si confermano l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia (con 2.554 parti effettuati nel 2017), l’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto (2.075 parti), l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce (1.732 parti), il Consorziale Policlinico di Bari (1.612 parti) e l’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA) (1.593 parti).
“Le evidenze scientifiche dimostrano che il volume di attività può avere un impatto significativo sull’efficacia degli interventi e sull’esito dell’assistenza per madre e neonato. – ha spiegato Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e membro del comitato scientifico di www.doveecomemicuro.it. – Perciò le autorità ministeriali hanno stabilito, mediante con l’Accordo Stato Regioni del 2010, la soglia minima di 1.000 parti annui tra i punti fermi per valutare la bontà di una struttura. Rispetto al parto vaginale, il parto con taglio cesareo comporta maggiori rischi per la donna e per il bambino, motivo per cui dovrebbe essere effettuato solo in presenza di indicazioni materne o fetali specifiche.