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Ospedale di Stigliano, misure immediate per superare le criticità

C’è tuttavia il rischio che alla cronica carenza di medici si associ la renitenza ad accettare incarichi in aree interne Nelle scorse settimane si è tenuta a Stigliano una pubblica assemblea alla presenza del Sindaco e del Consiglio Comunale, del Presidente della Regione Basilicata e degli amministratori e cittadini delle comunità interessate al presidio distrettuale di Stigliano. Nel corso dell’incontro sono stati esaminati la situazione e l’andamento complessivo delle attività, in modo particolare quelle legate al personale medico ed infermieristico di Lungodegenza Medica, Cure Palliative/Hospice, Servizio di Radiodiagnostica, Servizio di Riabilitazione. Su preciso mandato del Presidente Pittella, l’Azienda ha immediatamente attivato simultanei procedimenti di ulteriore rafforzamento degli organici e di potenziamento delle attività sanitarie. Tuttavia, come si vedrà nel prosieguo, la consueta rapidità d’azione si scontra con oggettive difficoltà legate tanto alla carenza di personale, specie medico, quanto alla renitenza dei candidati, una volta convocati per l’assunzione, ad accettare sedi di lavoro ubicate in aree interne del Materano.
Queste le principali misure
1) assunzione di 5 infermieri a tempo indeterminato, da destinare integralmente a Stigliano, dalla graduatoria vigente per il tempo indeterminato. Gli uffici hanno già contattato i candidati, senza offrire alternativa: la proposta di assunzione a tempo determinato è espressamente condizionata all’accettazione della sede di lavoro Stigliano. Da qualcuno è già arrivato un preavviso, per ora non formalizzato, di rinuncia. Può apparire routine amministrativa, ma l’epifenomeno è rilevantissimo. Perché l’uno o più o tutti i candidati rinunciatari all’offerta di Stigliano perdono il diritto ad essere interpellati nell’immediato per altre assunzioni a tempo indeterminato, magari per il P.O. di Matera o di Policoro. E questo costringe gli Uffici a continui scorrimenti di graduatoria fino al rischio finale, e paradossale, di una graduatoria scorsa del tutto e dalla quale non è più possibile attingere per ulteriori assunzioni;
2) per questo motivo il Commissario Pietro Quinto ha disposto selezioni finalizzate, ovvero assunzioni che già dal bando prevedono quale esclusiva sede di lavoro il Presidio Distrettuale di Stigliano. Saranno pubblicati sul Bur di domani 1 maggio 2018, 5 avvisi di selezione per il reperimento di dirigenti medici delle seguenti specialità:
1) Anestesia e Rianimazione;
2) Cure Palliative;
3) Medicina Fisica e della Riabilitazione;
4) Medicina Interna;
​5) Radiodiagnostica;
3) entro maggio, saranno assegnati a Stigliano un tecnico di laboratorio ed un tecnico di
radiologia;
4) sempre entro maggio, ove accetti l’incarico, prenderà servizio a tempo indeterminato, nello stesso Presidio, un ulteriore dirigente medico di medicina interna;
5) entro il prossimo 30 maggio un gruppo multidisciplinare predisporrà il progetto operativo per la istituzione, presso il Presidio di Stigliano, di un centro alzheimer semiresidenziale per 12 posti, da candidare a finanziamento regionale. Rapidissime, come si vede, le risposte dell’Azienda. Non bisogna però dimenticare che tanta solerzia deve fare i conti con la realtà.
La prima.
Nei mesi scorsi il Commissario Asm ha lanciato una campagna nazionale di sensibilizzazione, diffusamente trattata dagli organi di informazione e dalle trasmissioni di approfondimento nazionale, denunciando che il numero chiuso nelle facoltà di medicina sta rendendo asfittico il mercato dell’offerta di lavoro medico. In pratica, sono sempre meno i giovani che si laureano in medicina e che conseguono le specialità più appettibili (anestesia, ortopedia, cariologia,
psichiatria etc.) e questo fa sì che spesso nei concorsi ci siano pochissimi candidati. O nessuno.
La seconda
Ciò fa sì, è già accaduto, che sia sostanzialmente il medico, quando partecipa ad avvisi e concorsi, a condizionare l’accettazione dell’offerta di assunzione da parte dell’Asm con una sede di lavoro che è molto spesso quella più vicina ai suoi desideri professionali o alla sua residenza. Con un repentino rifiuto all’assunzione quando la proposta è di prendere servizio in un centro o in un presidio più complicato da raggiungere. Vale per i medici ma, come si ha fondato timore anche in questo caso per Stigliano, vale per il personale infermieristico. Naturalmente queste difficoltà, non fermeranno il lavoro dell’Asm, che continuerà ad attuare senza posa le direttive del Presidente Pittella, ricorrendo ad ogni strumento disponibile per superare le criticità. Non mancando di informare, passo dopo passo, i rappresentanti istituzionali ed i cittadini di quelle comunità che, giustamente, reclamano un’attenzione. Che c’è ed è costante. Ma che deve confrontarsi con dati di fatto oggettivi, indipendenti dalla volontà chi opera.

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