Ostuni, gli atti dello scioglimento del consiglio comunale dovranno essere desecretati
I documenti riguardanti lo scioglimento del consiglio comunale di Ostuni dovranno essere esibiti alle parti. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha accolto l’istanza inoltrata dai legali degli ex amministratori. Sono stati presentati due ricorsi contro gli atti che hanno posto fine alla precedente amministrazione comunale nella “Città Bianca”, aprendo le porte alla gestione commissariale dell’ente. Il primo è dell’ex sindaco Guglielmo Cavallo e di alcuni ex consiglieri comunali, rappresentati dall’avvocato Pietro Quinto, del foro di Lecce; l’altro, invece, è dell’ex vice sindaco Antonella Palmisano e da cinque ex assessori, assistiti dall’avvocato Costantino Ventura, del foro di Bari. L’udienza di merito è stata fissata per il 23 novembre 2022.
Oltre alla nota vicenda riguardante l’assegnazione del parcheggio in località Santa Lucia, lungo il litorale, ad una società vicina agli ambienti della malavita, sono state rilevate anche altre anomalie nelle attività dell’ente, per quel che concerne gli affidamenti del servizio di assistenza e salvataggio bagnanti sui tratti di spiaggia libera fra il 2019 e il 2020, le verifiche delle pratiche di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), la gestione del patrimonio immobiliare comunale e il recupero di somme di denaro in esecuzione di una sentenza di condanna a favore del Comune.