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Otto concerti, tre luoghi tra i più suggestivi della Città dei Sassi, due laboratori, impreziosiscono le cinque giornate materane di Gezziamoci 2024

Dopo l’intensa serata del 16 agosto dedicata al trio del contrabbassista Giuseppe Venezia – in formazione con il pianista Emmet Cohen autorevole rappresentante della nouvelle vague del jazz contemporaneo ed elio Coppola – Gezziamoci si prepara al gran finale estivo con otto concerti in due luoghi tra i più belli della Città dei Sassi: il giardino dell’Hotel del Campo e il  suggestivo affaccio sulla Murgia materana della Fondazione Le Monacelle dove dal 21 agosto si alterneranno concerti, laboratori, ascolti musicali e momenti di networking. 

Mercoledì 21 agosto nel giardino dell’Hotel del Campo si comincia con Raffele Fiengo Quartet, gruppo nato dall’unione di quattro giovani musicisti, tutti studenti del conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, con un repertorio prevalentemente di brani originali del sassofonista Raffaele Fiengo, fortemente influenzato esteticamente dalla musica jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ‘900 come Vincent Persichetti, Bèla Bartòk e Arthur Honneger.

Giovedì 22 agosto, sempre nel giardino settecentesco dell’Hotel del Campo, sarà la volta di Avishai Darash in quartetto con Antonio Moreno Glazkov alla tromba, Richard Nacinelli al basso e Pedro Nobre alla batteria. Pianista e compositore, Avishai Darash porta sul palco uno stile originale che deriva dalla commistione della musica tradizionale nord africana, con la musica classica il jazz americano e la musica folk della sua nativa Israele: il jazz, la musica classica e  le armonie occidentali si fondono con l’arte  e le scale della musica Maqam  e la musica araba in un suono unico e universale che va oltre i limiti stilistici e si impone anche come messaggio culturale di convivenza di culture diverse e di pace tra i popoli. 

Venerdì 23 agosto, dopo la Bandita Street Parade, la parata di percussioni afro-brasiliane che partirà dal Giardino del Silenzio alle 19:30, sarà doppio l’appuntamento cullati dalla brezza estiva del terrazzo della Fondazione Le Monacelle: alle 21 infatti sarà possibile ascoltare Pasquale Innarella ai sassofoni tenore e soprano con Ettore Carucci al pianoforte, Stefano Cantarano al contrabbasso e Lucrezio de Seta alla batteria. Dopo il concerto, alle 23:30, sullo sfondo della mostra Ego e Narciso tra mito e tragedia con i dipinti di Stefano Sigillino, nella chiesa di San Giuseppe del complesso Le Monacelle, Pasquale Innarella, Gianfranco Menzella, Pepi Romaniello ai sassofoni si esibiranno nella performance Arte nel Matroneo. 

Sabato 24 agosto sarà  Daniel Karlsson Trio, con Daniel Karlsson al piano, Christian Spering al contrabbasso e Fredrik Rundqvist alla batteria, ad abbassare le temperature estive con il sound nordeuropeo dal suono avvincente e dalle sfolgoranti composizioni: traboccante di creatività, la musica di Daniel Karlsson scorre attraverso illusioni ritmiche e sperimentazioni melodiche dal preciso sapore nordico; pianista e compositore, Karlsson è considerato uno dei più brillanti ed emozionanti pianisti svedesi. 

E come da tradizione, anche quest’anno torna il concerto all’alba nella formula secret place, sarà Daniel Karlsson con il suo pianoforte a riempire di musica le prime ore del 25 agosto in un concerto intimo e raccolto. L’appuntamento è alle 5.00 in piazza della Visitazione a Matera dove un autobus gratuito porterà il pubblico sul luogo del concerto. 

I concerti sul terrazzo terminano domenica 25 agosto alle 21:00 con la formazione di Panagiotis Andreou, bassista di origine greca del dinamico gruppo di musicisti creativi di New York che stanno ridefinendo la scena musicale contemporanea. Panagiotis Andreu è l’alchimista sonoro che sta trasformando il jazz elettronico, la musica latina e quella balcanica attraverso la contaminazione, mescolando liberamente pesanti dosi di funk, abbaglianti improvvisazioni vocali e varietà ritmica oltre i confini dei generi tradizionali. Insieme a lui sullo stage Tasos Poulios, kanun e voce, Yiannis Papadopoulos, piano e tastiere, Jason Wastor, batteria. 

Gezziamoci inoltre aderisce a Jazz takes the green: costituita da 30 festival distribuiti geograficamente tra 15 regioni, da Nord a Sud, Jazz Takes The Green è una iniziativa sorta grazie alla sinergia tra Green Fest, Fondazione Ecosistemi e I-Jazz, associazione che riunisce la maggioranza di festival jazz italiani. Fare e proporre musica, e quindi muovere persone e impegnare risorse economiche, non può oggi prescindere dall’assumersi l’impegno di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la tutela dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Tutto ciò con lo scopo di condividere con il pubblico le buone pratiche.

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