P.O. Tinchi, da domani torna a regime l’ambulatorio di Otorino
Dopo un breve periodo di riduzione delle attività, causa la programmata assenza di alcuni giorni del medico otorino dott. Giuseppe Martino, nonché per l’utilizzo temporaneo a Policoro dell’audiometro di Tinchi (in attesa che lì vi fosse collocato il nuovo già ordinato da tempo), da domani l’attività di otorino riprende nella sua piena funzionalità. Il tutto era avvenuto in condizioni di urgenza e necessità, senza averne dato notizia nemmeno alla Direzione aziendale.
In considerazione del ritardo nella consegna del nuovo audiometro a Tinchi, il responsabile della struttura semplice coordinamento distrettuale Metapontino-Collina materana, Vincenzo Amoia, su mandato urgente del Direttore Generale Pietro Quinto, ha proceduto all’immediato ripristino dello status quo ante, con la ricollocazione dello strumento a Tinchi, il richiamo immediato in servizio del dott. Giuseppe Martino, la disposizione organizzativa in base alla quale il tecnico audiometrista lì presti la sua opera professionale per due giorni a settimana.
A Tinchi, dunque, da domani i medici otorino Martino Giuseppe e Schiraldi Giuseppe -entrambi residenti a Pisticci- si alterneranno regolarmente per garantire le visite specialistiche, mentre il tecnico provvederà agli esami audiometrici (tonale, vocale, impedenziometrico). E’ tuttavia necessario rilevare come non sia logicamente ipotizzabile gridare al ridimensionamento del PO di Tinchi ad ogni stormir di fronde, poiché gli effetti sull’ordinaria attività ospedaliera che fatti transuenti, come la assenza per malattia o ferie di un medico o la rottura o processazione manutentiva di uno strumento, possono produrre, non significano affatto che l’Azienda abbia in animo alcuno smantellamento. Sono fatti ordinari, limitati e transitori, da valutarsi per ciò che sono, senza che vi si possa leggere in controluce alcunché.
Piuttosto, le azioni aziendali, tutte costruite col supporto finanziario della Regione Basilicata (si veda, per citarne alcuni, la nuova dialisi ed i lavori di consolidamento), vanno nella direzione opposta a quella paventata dai facili allarmismi. Sono fatti, i cantieri sono lì, aperti ed a pieno regime. Non buoni propositi.