Paesaggi di luce: un viaggio tra natura, storia e geodiversità nel Geoparco Mondiale UNESCO
Un viaggio emozionante attraverso i “Paesaggi di luce” del Geoparco Mondiale UNESCO. In chiusura di un 2024 scandito da eventi memorabili, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha presentato il calendario 2025: dodici scatti che catturano l’essenza del territorio, attraverso giochi di luce e colori che ne esaltano il fascino senza tempo. Dalle rovine del Garagnone sotto l’abbraccio della Via Lattea (Abbraccio cosmico) al tramonto che avvolge Castel del Monte nel suo splendore dorato (Sovrano della luce), ogni immagine racconta il profondo legame tra natura, storia e geodiversità. La magia del lino delle fate accarezzato dagli ultimi raggi di sole (Scintille di luce), la maestosità di un cerro solitario che sfida il freddo del nevischio (Solitudine maestosa) e la Murgia Franchini, plasmata dalla forza del temporale (Murgia in tempesta). Un calendario che non è solo un omaggio al paesaggio, ma anche un invito a guardare con occhi nuovi alla ricchezza e alle sfide di MurGEopark.
Il calendario “Paesaggi di luce” è stato presentato durante la conferenza stampa di fine anno, tenutasi presso il Palazzo della Regione Puglia di via Gentile a Bari. All’evento sono intervenuti Serena Triggiani, assessora regionale all’Ambiente e Aree Protette, Francesco Tarantini, commissario straordinario del Parco, Giovanna Bruno, vicepresidente della Comunità del Parco, insieme ai sindaci dei comuni del Geoparco. Un’occasione per celebrare i successi del 2024 e delineare le sfide e le opportunità che attendono il territorio nell’anno a venire.
“Oggi si chiude per il Parco dell’Alta Murgia un anno straordinario – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani – che ha sancito il riconoscimento, da parte dell’Unesco, come primo Geoparco in Puglia. E’ stato un anno emozionante che ha dato forma a un traguardo ambizioso ma del tutto meritato per il futuro del Parco dell’alta Murgia e per i territori dei comuni interessati. Ringrazio vivamente il commissario del Parco, in primis, con tutto il suo staff e i volontari, per la tenacia con cui lavorano ogni giorno. E ringrazio i sindaci dei comuni, la cittadinanza attiva per aver contribuito, insieme a Regione Puglia, a traghettare questo territorio straordinario verso scenari internazionali. Siamo chiamati pertanto tutti a fare sempre più e meglio, mettendo a punto attente politiche di tutela e di valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico dell’Alta murgia. E impegnandoci, soprattutto, a difendere un territorio unico che non può in alcun modo essere annoverato e considerato area idonea al deposito di rifiuti nucleari, come indicato dal Governo nazionale. E questa è una delle sfide che ci attende nel brevissimo futuro: rivendicare con forza il nostro diritto alla bellezza, alla cura e preservazione della geo-biodiversità della nostra terra”.
«Il 2024 è stato un anno memorabile – dichiara il commissario straordinario Francesco Tarantini – con numerosi risultati concreti per la valorizzazione del nostro territorio. Tuttavia, questo riconoscimento non rappresenta un traguardo definitivo, ma l’inizio di un percorso impegnativo che richiede dedizione e collaborazione. Il 2025 sarà un anno cruciale per consolidare l’identità di MurGEopark, attraverso nuove progettualità e il lavoro sinergico tra Ente Parco, Regione Puglia, comuni, associazioni e tutti i soggetti che hanno contribuito a questo risultato. Solo uniti possiamo continuare a garantire la conservazione e lo sviluppo del nostro Geoparco, dando lustro a un patrimonio inestimabile».
Il 2024, anno in cui il Parco dell’Alta Murgia ha celebrato il ventennale dalla sua istituzione, è stato segnato da traguardi importanti. Tra i principali successi spicca la proclamazione del territorio a Geoparco Mondiale UNESCO, avvenuta lo scorso 9 settembre, che sarà sancita ufficialmente dalla Commissione UNESCO ad aprile 2025. Un anno arricchito anche dalla prima edizione di “Biodiversa – L’Italia dei Parchi si racconta”, una rassegna che ha coinvolto aree protette da tutto il Paese presso l’area fiere di Gravina in Puglia, come momento di confronto e per festeggiare il ventennale. Nel 2025, Biodiversa si trasformerà nel Festival della Geodiversità, ospitando i Geoparchi italiani in un evento dedicato allo scambio di esperienze, alla tutela ambientale e alla valorizzazione dei territori.
L’anno in corso ha segnato la riapertura delle Miniere di Bauxite, dopo un importante progetto di riqualificazione che ha consentito il recupero degli habitat e delle specie faunistiche presenti. Gli interventi hanno reso possibile la messa in sicurezza del sito e l’avvio di un accesso regolamentato con visite su prenotazione, trasformando le miniere in un esempio virtuoso di conservazione e fruizione sostenibile.
Il 2024 ha visto la conclusione dei lavori di messa in sicurezza del bosco di Castel del Monte, interessato da interventi selvicolturali per aumentarne la resilienza agli incendi boschivi, nell’ambito del programma “Parchi per il clima”. Proseguono invece i lavori di recupero del bosco di Acquatetta, avviati a febbraio, per recuperare l’area dopo i danni causati dagli incendi degli anni passati. Fondi ulteriori di “Parchi per il clima” sono stati investiti nella progettazione della messa in sicurezza del bosco di Povera Vita, in parallelo all’acquisto di nuovi moduli antincendio e soffiatori – grazie a un contributo di Regione Puglia – da destinare ai comuni con maggiori criticità legate al rischio incendi, potenziando l’attività di contrasto del fuoco. Tra le attività che hanno scandito quest’anno, l’avviso pubblico “Parco Innova”, promosso dall’Ente Parco in sinergia con ARTI Puglia. Un bando che ha raccolto 28 proposte negli ambiti di monitoraggio e tutela della biodiversità, promozione del turismo e dell’enogastronomia locale ed economia circolare. Due i progetti vincitori: “Parchigiani: la resistenza della biodiversità” dell’azienda Fattoria delle Api, che integra ricerca scientifica ed educazione ecologica per la tutela degli insetti impollinatori, e “Hygrolana Altamurana – Pellet a misura di natura” dell’azienda Pecore Attive, che trasforma la lana di pecora sucida in pellet organico per sostenere gli allevatori e promuovere la sostenibilità agricola.
Nel 2024 si è intensificato l’impegno per contrastare i cambiamenti climatici attraverso il progetto europeo MONALISA (Monitoring Natural Capital and Ecosystem Services in Arid and Semi-Arid Areas), coordinato dall’Università di Sassari. Il Parco dell’Alta Murgia è una delle sei aree pilota del Mediterraneo coinvolte, analizzate dalle attività progettuali con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per contrastare la desertificazione del suolo e migliorare la gestione sostenibile del territorio.
In tema di tutela, l’Ente Parco, nell’ambito della consultazione sul rapporto preliminare della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), ribadisce con fermezza la propria opposizione al deposito nazionale di rifiuti radioattivi. Le osservazioni già presentate in passato e che saranno riproposte sottolineano l’incompatibilità del territorio con la realizzazione di un simile impianto, confermata dal recente riconoscimento come Geoparco UNESCO. Guardando al 2025, il Parco si prepara a rafforzare l’identità di MurGEopark attraverso nuove iniziative di valorizzazione, volte a consolidare e mantenere il riconoscimento UNESCO. Tra le priorità vi è la creazione di prodotti turistici legati al brand MurGEopark, per promuovere una fruizione sostenibile e identitaria del territorio. Un’azione imminente sarà la riapertura, prevista a gennaio, del centro visite Torre dei Guardiani nel quale è stato allestito un erbario per l’educazione ambientale, cui seguirà il nuovo centro visite presso l’area del Cavone, entrambi fondamentali per migliorare l’accoglienza e offrire ai visitatori punti di riferimento dedicati alla scoperta del Geoparco.