Palazzo San Gervasio (PZ): Alla scoperta del Lago Fontetusio
Il Fontetusio ha origine dallo sbarramento di una fiumara , che apporta un modesto tributo d’acque nel periodo estivo, mentre d’inverno ed in primavera permette un ricambio costante. La vegetazione fitta, costituita da alberi molto alti, ripara dal caldo africano estivo, tipico della nostra terra, ma irrigidisce le condizioni climatiche d’inverno. Non a caso, quando nevica a Palazzo, è possibile conoscere l’aspetto più “alpino” del Fontetusio, che si ricopre di un soffice strato bianco, arrivando persino a ghiacciarsi per qualche giorno. Le sponde sono molto regolari e ben curate. Il merito va alla Comunità Montana e alla Guardia Forestale, che si occupano dei controlli in merito a segnalazioni di illeciti ambientali o verifica della validità delle licenze di caccia e pesca.
La profondità è variabile a seconda degli spot. L’ingresso del lago registra un fondo di 1,5/2 metri ricco di arbusti sommersi. Man mano che ci si sposta verso lo sbarramento, la profondità cresce e registra anche il massimo di circa 6 metri. Unica nota dolente riguarda i sedimenti accumulati nel tempo. Purtroppo, a quanto ci riferiscono i pescatori, il Fontetusio non ha mai visto interventi di gestione idraulica, nè per la sistemazione delle sponde, nè per l’aspirazione delle sostanze depositate in profondità. Ne va, quindi, che l’ enorme apporto di agenti nutritivi abbia ormai eutrofizzato il piccolo lago, caratterizzato da una strana apatia dei pesci nei periodi più caldi. Tuttavia, l’impegno costante per soluzioni di pesca alternative ci permetterà di ottenere buone catture, senza l’utilizzo di pasturazione continuata.
Il lago Fontetusio a Palazzo San Gervasio
Il Lago Fontetusio non è soltanto una bellezza naturalistica: vi sono esemplari di carpe di tutto rispetto, anche oltre i 5 kili che nuotano indisturbate in un ambiente molto particolarmente ristretto. La popolazione ittica è altresì costituita da scardole, carassi, persici, qualche anguilla e simpatici pesci gatto. Sfortunatamente, il pesce sembra risentire della probabile eutrofizzazione e in molti casi potrete catturare prede dalla pancia un po’ gonfia. La sospettosità è dovuta anche alla pace che si regna incontrastata sul bacino, dove ogni rumore è fonte di disturbo per gli animali. Le recenti catture di piccole carpe lasciano ben sperare per una rinascita del lago, all’insegna di un ciclo biologico che è ripartito per il meglio!
Foto scattate dall’alto con il drone da : Ferdinando Romito