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Par condicio, la CSAIL si scaglia contro basilicatanet

“A parte la querelle tra il prof. Ciccimarra e il presidente del Corecom, avv. Trerotola, che non ci può appassionare, però magari ci incuriosisce per capire come mai la par-condicio per il periodo elettorale debba durare 45 giorni nonostante le liste si presentano il 15 aprile. La decisione di sospendere ogni informazione diffusa dal sito istituzionale Basilicatanet non ci preoccupa più di tanto, tenuto conto che da troppo tempo siamo stati cancellati tra i ‘buoni’ che hanno il via libera del demagogico ufficio stampa di regime. Riteniamo però che questa è l’occasione per chiedere la chiusura per sempre di un notiziario che è solo e troppo di parte, dalla parte di chi malgoverna la Regione e, con l’alibi di un regolamento mai scritto, ha tutto l’interesse ad annullare le critiche e le proteste”. A sostenerlo è il Csail in una nota a firma del presidente Filippo Massaro, sottolineando che “noi facciamo volentieri a meno di comparire su Basilicatanet, nel migliore dei casi con dieci righi di comunicato, perché il popolo di internet ci gratifica con la consultazione diretta del nostro sito (www.csail.it) e con la partecipazione attiva facendoci pervenire commenti, suggerimenti, proposte, idee e critiche (11mila consultazioni nel giro di alcuni mesi è un buon traguardo), oltre che per l’attenzione mostrata dai giornali regionali a cui siamo sempre infinitamente grati per l’eccellente professionalità . Pertanto, abituati alla censura, siamo anche preparati al notiziario del periodo di par-condicio, fatto di notizie di spettacoli, folklore e feste, persino di giardini dedicati ai bimbi mai nati, tanto per diffondere qualcosa. Sarebbe ora che qualcuno chiedesse conto dei costi dei servizi offerti attraverso Basilicatanet, che solo nel piano editoriale 2011 tocca il milione di euro anche in vista di nuove iniziative tra le quali, prima Regione d’Italia, persino un quotidiano on line solo per sperperare altri milioni di euro. I giovani Dc oggi hanno denunciato che un’informazione tanto attesa da 30mila lucani come quella relativa ai concorsi in Regione è stata relegata in un angolino dell’home page di Basilicatanet. E’ sicuramente questa – continua la nota del Csail – la migliore testimonianza che la nostra denuncia è fondata, perché i cittadini si aspettano di poter leggere almeno notizie utili, niente altro, e non certo sciocchi e insignificanti consigli su dove trascorrere la serata per il teatro o lo spettacolo”.

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