Parco Alta Murgia, intensificare i controlli per la cattura dei cinghiali
A due settimane dall’entrata in funzione dei 6 recinti per la cattura dei cinghiali, il Parco nazionale dell’Alta Murgia continua a tenere alta l’attenzione su un tema delicato per la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti. Martedì, nella sede del Parco a Gravina, si è tenuto un tavolo tecnico con tutti i soggetit coinvolti nel Piano di gestione del cinghiale: vi hanno partecipato dirigenti e tecnici dell’Ente, il comandante del Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco nazionale dell’Alta Murgia, maggiore Giuliano Palomba, il consigliere della Città metropolitana di Bari Antonio Stragapede e rappresentanti dell’Arif e del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari.
Dall’incontro è emerso che le azioni poste in essere finora dall’Ente spno positive, ma va comunque intensificato e potenziato il sistema dei controlli e delle attività per venire incontro alle necessità degli agricoltori e porre in sicurezza strade e colture.
Il presidente vicario del Parco Cesare Troia, ha posto una serie di soluzioni, ovvero l’aumento dei recinti di cattura, l’intensificazione degli avvistamenti e dei controlli nelle aree di gestione, una maggiore collaborazione con gli agricoltori fino alla sicurezza stradale, per la quale il Parco ha fornito all’Anas i punti in cui inserire i rilevatori degli attraversamenti. L’ente, come lo stesso presidente ha avuto modo di sottolineare, non è ancora stato ricevuto dal Prefetto di Bari, pertanto Troia ha chiesto alla Città metropolitana di fare una richiesta di incontro congiunta alla dottoressa Marilisa Magno, volta a potenziare i controlli e le azioni da intraprendere sul territorio.
Il Parco, intanto, continua con la vigilanza sul tema: dal 19 al 22 febbraio prossimi, nei boschi del territorio, si terrà, per il decimo anno, il censimento in battuta dei cinghiali. Mentre ad aprile verranno monitorati i siti riproduttivi degli ungulati.