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Parco Mar Piccolo a Taranto, seconda conferenza di servizi

Sgomberare il campo da ogni dubbio ed eventuale criticità possa emergere nella fase istruttoria riguardante l’istituzione del Parco Regionale del Mar Piccolo, perché si parta con il piede giusto e per dar vita ad un parco il più condiviso possibile”. Così l’assessore regionale all’Urbanistica, al Paesaggio e Assetto del territorio, Alfonso Pisicchio, in apertura della seconda conferenza di servizi istruttoria per l’istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo alla quale hanno partecipato tutti i soggetti territorialmente interessati: amministrazioni comunali che ricadono nel istituendo parco, enti territorilali e marittimi, associazioni.
“Oggi – ha spiegato l’assessore – nella seconda conferenza di servizi iniziamo a comprendere quali possano essere le criticità e le forme di valorizzazione di questo patrimonio inestimabile quale è il Mar Piccolo in una città come Taranto che ha bisogno di essere guardata con la dovuta attenzione. Sulla stessa lunghezza d’onda e con un ringraziamento particolare alle amministrazioni di Taranto e Statte per l’impulso dato al progetto e per lo spirito collaborativo, il Direttore del Dipartimento
Mobilità ha sottolineato come “il parco regionale del Mar Piccolo sarà il prodotto di esigenze condivise tra tutti gli enti, (Regione, Provincia, Comune), tra tutti i portatori di interesse e tutti coloro che svolgono attività antropiche. Il Parco, in quest’ottica – ha precisato l’ing Valenzano – dovrà, per esempio, innestarsi con il Piano delle Coste che il Comune di Taranto sta adottando. Il ruolo della Regione Puglia è un ruolo di raccordo per la definizione del disegno di legge, ma soprattutto per tenere insieme le attività che verranno svolte nel Parco attraverso un soggetto unico che sarà l’Ente Parco costituito dai Comuni che in consorzio, ne faranno parte. La Regione potrà, così, finanziare attività dell’Ente Parco e in questo modo promuovere il territorio creando i presupposti per una fruizione delle aree anche in chiave turistica e culturale”.
All’ordine del giorno della conferenza di oggi c’era l’analisi delle osservazioni e dei contributi pervenuti sulle linee guida per la redazione del “documento di indirizzo” ( art. 22 c. 1 della L. 394/91) riguardo l’area da destinare a protezione. In particolare il documento di indirizzo comprende l’analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, la perimetrazione provvisoria, l’individuazione degli obiettivi da perseguire nonché la valutazione degli effetti ( ambientali, socio-economici, storico-culturali) dell’istituzione dell’area protetta sul territorio in questione.

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