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Parità di genere in azienda, i giovani imprenditori lucani a confronto

Promuovere la cultura delle pari opportunità diffondendo la conoscenza anche attraverso le testimonianze dirette di imprenditrici e imprenditori che hanno adottato buone prassi per la riduzione dei divari di genere nei contesti aziendali. Questo lo spirito dell’iniziativa promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata che si è tenuta a Matera, a Palazzo Viceconte.

“L’equità di genere – ha dichiarato il presidente dei Giovani Imprenditori, Domenico Lorusso nell’intervento che ha aperto i lavori – non può più essere considerato un tema, ma deve essere un dato acquisito nelle nostre vite quotidiane, in tutti i contesti in cui ci muoviamo. Anche perché tutti i numeri a disposizione confermano che le realtà economiche in cui il lavoro femminile viene adeguatamente valorizzato crescono di più. Al di là degli adempimenti normativi, va scardinata la visione: non si tratta di affermare che tra donne e uomini non ci sono differenze, ma di assicurare la stessa valorizzazione, nel rispetto della diversità e delle specificità di ognuno. E questo può avvenire solo garantendo parità di accesso alle opportunità e promozione delle competenze”.

Il dibattito ha preso le mosse dalla presentazione del libro “Non siamo mica uguali. Verso la parità di genere” di Elisabetta Pieragostini, imprenditrice, presidente della sezione Moda Accessori di Confindustria Fermo, blogger e scrittrice. A partire dal racconto della propria esperienza personale – di affermazione a capo dell’azienda di famiglia in un contesto di lavoro fortemente maschile, dopo aver vissuto sulla propria pelle il peso della disparità di trattamento legate al genere – l’autrice ha realizzato una sorta di guida sui principali indicatori per un’impresa per la rimozione del gender gap. Il testo utilizza diversi registri: racconto, interviste e approfondimento tecnico della normativa sulla UNI PdR 125:2022 per la certificazione di genere. Il libro analizza inoltre le radici profonde di stereotipi e pregiudizi che ancora oggi condizionano fortemente la giurisprudenza, il linguaggio e in generale la cultura.

Su questi temi e più in generale sul modello di impresa che responsabilmente mette l’individuo al centro, l’autrice si è confrontata con la presidente della Commissione Pari Opportunità di Basilicata, Margherita Perretti e con le imprenditrici Laura Tosto e Rossana Gaudiano che hanno portato esperienze e contributi. Nonostante l’accresciuta sensibilità alla questione, l’Italia nel 2024 risulta in ulteriore rallentamento verso la parità di genere, posizionandosi solo all’87esimo posto a livello globale e perdendo ben 8 posizioni rispetto al 2023.

Dall’iniziativa, quindi, è emersa la necessità di intervenire su tutti i fronti, fin dai primi gradi della scuola, per interrompere questa catena di condizionamenti, proponendo alle bambine e ai bambini testi e immagini non viziati da cliché. Tutela del ruolo genitoriale, rafforzamento dei servizi alle famiglie e certificazione sono assolute priorità per un maggior empowerment delle donne nei contesti di lavoro e per la riduzione delle differenze di trattamento negli avanzamenti di carriera e nei livelli retributivi.

 

 

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