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Parte l’era della privatizzazione per la Fiera del Levante

I privati potranno gestire la Fiera del Levante per 30 anni, periodo di tempo eventualmente prorogabile. Ma all’interno del quartiere non potranno aprire esercizi commerciali, dovranno garantire che almeno il 40% della superficie sia utilizzata per esposizioni e, aspetto fondamentale, dovranno farsi carico di una parte delle 67 unità di personale oggi in capo all’ente. E’ l’esito della riunione che il consiglio generale ha tenuto nella giornata di lunedì, dando l’ok al bando, eliminando l’obbligo di fideiussione (così da non ‘spaventare’ i concorrenti) e aggiungendo l’ulteriore vincolo del 40%. Una misura cautelativa per evitare che l’obiettivo originario della Fiera venga snaturato.
“Un bando calato nella realtà”, è il commento secco di Ugo Patroni Griffi, presidente della rassegna barese. Il bando verrà pubblicato nei tempi tecnici (anche sulla Gazzetta ufficiale della UE) e rimarrà aperto fino a fine maggio. Le proposte ritenute idonee accederanno alla seconda fase della procedura, un confronto competitivo per provare a strappare le migliori condizioni possibili. Per concludere la procedura serviranno non meno di 6 mesi, il che vuol dire che la prossima campionaria di settembre sarà necessariamente ‘pubblica’.
Durante l’assemblea sia il Comune che la Provincia di Bari hanno confermato la volontà di erogare il contributo straordinario di 1,5 milioni di euro, anche se non potranno assumere atti formali prima dell’approvazione dei bilanci preventivi. Ma già con questa dichiarazione (che si aggiunge a quella della Camera di Commercio) la Fiera potrà ottenere le anticipazioni bancarie necessarie alla gestione ordinaria.
Sempre lunedì è stato raggiunto l’accordo di massima con il dg Leo Volpicella. I dettagli sono coperti da clausola di riservatezza, ma l’accordo prevede le dimissioni volontarie in cambio della chiusura ‘positiva’ del procedimento disciplinare a suo carico. Volpicella riceverà solo quota parte (da 2 a 4) delle 10 mensilità previste nel suo contratto, ma il suo curriculum manageriale resterà intonso. Al suo posto, data la situazione contingente, non verrà contattato nessun sostituto.
Domani, intanto, altra giornata ‘calda’, perché è in programma la riunione della task-force regionale per affrontare il problema dei dipendenti. E lunedì prossimo il consiglio generale si occuperà del bando per affittare a privati le altre aree inutilizzate, ma a valori di mercato decisamente più congrui rispetto ai regali della prima volta.

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