ParteciPAC fa tappa a Rotondella
Rotondella nel cuore della Politica Agricola Comune Europea con ParteciPAC, progetto promosso da Image Line che si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza delle politiche e delle strategie dell’Unione Europea, in particolare la PAC, nel supportare il settore agroalimentare nella transizione ad un modello di sviluppo più sostenibile a beneficio degli agricoltori e dell’intera società.
ParteciPAC ha fatto tappa nel comune lucano per raccontare le attività, in linea con le azioni europee, di AGROBIO e Orto Sociale supportate dall’Organizzazione di Produttori Olivicoli OPROL. “Il rispetto e la tutela dei suoli, così come delle altre risorse naturali è fra le priorità della nuova PAC, appena entrata in vigore. In particolare troviamo sia nel primo pilastro (aiuti diretti), sia nel secondo pilastro PAC (Sviluppo Rurale), tutta una serie di pratiche agricole indirizzate proprio a preservare il suolo, tutelare la biodiversità, limitare l’erosione, abbassare le emissioni dei gas climalteranti – racconta Rudy Marranchelli CEO Agrobio – in particolare la Società Agrobio e l’Associazione Orto Sociale hanno avviato una riforma aziendale puntando sull’olivicoltura e l’adesione all’OP Oprol Olivicoltori Lucani. Sono stati realizzati nuovi impianti coltivati in biologico con una densità inferiore alle 300 piante per ettaro, aderendo a una serie di obblighi con finalità climatico ambientali, guardando il valore paesaggistico rappresentato dagli uliveti, riconosciuto dall’Ecoschema 3 e allo stesso tempo l’azienda ha aderito all’Ecoschema 2 che guarda l’inerbimento delle superfici al fine di ridurre il rischio di erosione, aumentare lo stock di carbonio sequestrato nel suolo e aumentare la biodiversità in campo – continua Marranchelli, sottolineando come, attraverso la partnership con Orto Sociale – si punta a realizzare una vera e propria oasi biologica e biodiversa di ulivi nel cuore di Rotondella. L’ulivo è una pianta che ha un importante ruolo nella mitigazione dei cambiamenti climatici per la sua particolare capacità di stoccare CO2. Uno studio del 2016 ha evidenziato come questa pianta ha dimostrato una capacità interessante nello stoccaggio della CO2, 9.542 tonnellate/anno per ettaro, oltre il doppio rispetto alla quercia (4.246 kg di CO2 anno). Inoltre non va trascurato il ruolo simbolico e culturale della pianta, con Orto Sociale – conclude Marranchelli – entriamo da diversi anni nelle scuole e nei comuni lucani con il progetto “PIANTIAMOLA! un albero di olivo per dire NO al Bullismo”. In sintesi comprare olio lucano fa bene alla salute, alla comunità e all’ambiente”.
ParteciPAC, con un’intervista da diffondere in ambito europeo, ha messo in luce l’importante ruolo delle misure a superficie della Politica Agricola Comune per la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’azienda, che grazia alla consulenza degli operatori del Centro Assistenza Agricola della CIA Agricoltori Italiani ha saputo intercettare diverse azioni e misure sia sul primo che sul secondo pilastro.