Patata protagonista a San Severino Lucano
La patata al centro dell’attenzione domani a San Severino Lucano, dove alle 18,30 sarà presento il quaderno dell’Alsia sulle antiche varietà della patata del Pollino, mentre alle ore 20,30 si terrà la sagra della patata del Pollino.
La ‘Marca’ e la ‘Paesana’, i due ecotipi di patata, erano quasi scomparse, in questi ultimi anni, ma il sindaco Franco Fiore, insieme al gruppo esecutivo, ha voluto riportarle all’attenzione degli agricoltori, a cui ha proposto la coltivazione per cercare di sviluppare l’economia delle contrade Villaneto e Mancini, particolarmente vocate a tale produzione. L’obiettivo è quello di accrescere l’economia della cittadina del Pollino mettendo nel paniere dei prodotti del Parco anche la patata, quella a pasta bianca (Marca) o gialla (Paesana) un tempo tra i nutrimenti base dell’alimentazione del popolo di San Severino Lucano. In particolare, la prima non è farinosa, ed ha il pregio di non sfaldarsi durante il processo di cottura; ha una consistenza soda e la cottura uniforme la rende adatta a molteplici preparazioni. É ideale per la panificazione. Le due varietà, prodotte a una altezza di 600-800 metri nelle località Villaneto e Mancini, fruiscono di un sistema di coltivazione caratterizzato dall’impiego come fertilizzante di letame e dalla totale assenza di integratori chimici.
“Vogliamo salvaguardare questo alimento in via d’estinzione – ha detto Fiore – perché riteniamo cha abbia tutte le caratteristiche per entrare a far parte di quelle colture che sono espressione del nostro mondo agricolo. Il recupero e la valorizzazione di antiche varietà orticole come la patata è importante sia per evitare l’abbandono di terreni, sia per dare la possibilità a tante persone di integrare il proprio reddito con la vendita di prodotti tradizionali e genuini. La patata ha le carte in regola per entrare nelle strategie di offerta turistica ed affiancare alle bellezze naturali del Pollino, alla nostra cultura, l’enogastronomia tipica e di qualità”.