Patto Puglia, audizione in IV Commissione
“Dobbiamo attivare una task force per monitorare tutti gli interventi previsti dal Patto per la Puglia”. Lo ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico Michele Mazzarano durante le audizioni in IV Commissione sul ddl n.32 del 28.3.2017 riguardanti “Indirizzi per lo sviluppo e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto”, raccogliendo l’invito avanzato dal consigliere regionale Renato Perrini, componente della commissione.
“Immagino un gruppo di lavoro – ha spiegato Mazzarano – che comprenda i consiglieri della IV Commissione, insieme con i rappresentanti del partenariato ed i dirigenti regionali che si occupano di programmazione, a partire dall’Autorità di gestione del POR 2014-2020” E proprio il tema della programmazione è stato il tema principale attorno al quale si è sviluppato il dibattito nato dalle audizioni durante i lavori della Commissione, a cominciare della cosiddetta legge speciale per Taranto. “E’ bene chiarire una volta per tutte che la legge per Taranto è una legge obiettivo – ha dichiarato l’assessore – e che come ogni atto di indirizzo non puo avere dotazioni finanziarie. Il nostro compito deve essere invece quello di ottimizzare e razionalizzare una cooperazione rafforzata tra tutti i livelli e le misure già a disposizione, e come attraverso questo lavoro, realizzare interventi mirati sull’aera di Taranto”.
Tra gli obiettivi principali, c’è naturalmente quello di costruire uno sviluppo per il territorio ionico che sia alternativo alla economia tradizionale legata non solo alla monocultura dell’acciaio, ma ad una logica assistenzialista diffusa, legata alla presenza delle grandi aziende di Stato. “Dobbiamo cogliere questa grande opportunità per provare a cancellare definitivamente – ha proseguito l’assessore Mazzarano – il marchio di infamia al quale veniamo associati, e cioè quello di essere la terra dei veleni. Tra le risorse messe a
disposizione dal Patto per la Puglia, il coordinamento delle misure e dei finanziamenti che già ci sono, il Cis, le Zes e la legge speciale per Taranto, il nostro territorio è nelle condizioni di operare i cambiamenti auspicati. Senza dimenticare i settori tradizionali e le vocazioni naturali – ha concluso Mazzarano – come l’agroalimentare ed il turismo, dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo, che in parte è cominciato ad avanzare, partendo dall’aerospazio e dalla logistica, di cui aeroporto di Grottaglie e porto di Taranto possono rappresentarne i capisaldi”.