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Per il Presepe vivente di Filiano visitatore d’eccezione l’arcivescovo Monsignore Agostino Superbo

“Il Presepe Vivente unisce tutti in un progetto che ci avvicina a Dio. Ringrazio tutti i cittadini che a qualsiasi livello hanno partecipato alla realizzazione di questo bell’evento”. Monsignor Agostino Superbo ha benedetto il presepe e i cittadini che a Filiano, in Rione Pace, si sono uniti per ascoltare le parole del Vescovo e partecipare all’apertura della rappresentazione vivente.
Le scene, ambientate nelle vie del borgo antico, si sono sviluppate lungo un percorso molto suggestivo dove vicoli e locali caratteristici sono diventati i luoghi della storica Betlemme addobbati utilizzando materiali poveri.
“Grande cura nella ricostruzione dei particolari e nel rispetto delle tradizioni – ha affermato il parroco Don Mariano Spera – L’atmosfera è quella di un mondo antico dove gli attori improvvisati per l’occasione si sono perfettamente calati nella parte, trasmettendo emozione e non solo nel senso religioso che è proprio del presepe vivente. Ringrazio tutti i cittadini che hanno partecipato, la Pro Loco Filiano e le altre associazioni, tutti i volontari”.
Bambini, adulti ed anziani del luogo hanno interpretato magicamente i personaggi al tempo della Natività, vestiti da abiti in perfetta sintonia con l’epoca e realizzati con molta accuratezza direttamente dagli stessi partecipanti al presepe.
La scenografia si articolava nelle stradine e nei vicoli del borgo antico di “Filianello” in un percorso dove s’incontravano viandanti e guardie per le vie dove erano inscenate le botteghe e gli antichi mestieri come la filatura, la preparazione del pane e del formaggio, il maniscalco, il mercato, i pastori, la corte di Erode, la cartomante, i dotti.
Personaggi affaccendati nelle loro varie attività in un percorso che iniziava con la voce narrante della poetessa Crescenzia Lucia e che si concludeva alla Capanna della Natività dove il piccolo Gianluca di pochi mesi, interpretava Gesù “scaldato” da un vero bue e da un vero asinello, alla presenza dei genitori – Carmelinda Gerardi e Donato Romaniello – che interpretavano Maria e Giuseppe, e di un pastore.
La musica di sottofondo e le fiaccole hanno reso l’atmosfera particolarmente suggestiva: “Abbiamo lavorato tutti insieme e con grande partecipazione ed entusiasmo – ha dichiarato Vito Sabia, uno degli organizzatori storici della Pro Loco Filiano – Proprio questa grande collaborazione ha rappresentato la vera essenza di questo progetto. Una importante occasione alla quale hanno partecipato davvero molti cittadini di Filiano, sia nella realizzazione che nella partecipazione. Ringrazio tutti i volontari, i figuranti, i giovani e gli anziani che dal primo momento hanno dimostrato entusiasmo. Un grazie particolare va a Vito Donato Iannielli, Vito Santarsiero e Paola D’Andrea per l’allestimento scenografico, a Vincenzo Santarsiero per l’impianto di illuminazione artistica, a Maria Giovanna Colucci e Antonella Colucci per la dettagliata preparazione dei costumi”.
“Un evento che va valorizzato ancora di più perché rappresenta una vera e propria ricostruzione storica di fede e di tradizione che ha il duplice messaggio di valore religioso e sociale oltre che storico-culturale. Un’attrazione per tanti cittadini delle zone limitrofe che trasmette i valori della pace e della speranza oltre che della cultura e del sapere, in un momento difficile di crisi di valori” ha concluso il Sindaco di Filiano, Francesco Santoro.

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