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Personale sanitario lucano, Fismic-Confsal: “Categoria che merita attenzione”

L’emergenza Covid-19 ha evidenziato la carenza di organico del personale che lavora nella sanità pubblica e con essa altre problematiche legate alla dignità del lavoro svolto da impiegati e autisti che operano, da anni, per aziende private alle quali la Regione Basilicata affida, tramite bando di gara d’appalto, la gestione pluriennale in outsorcing dei servizi integrati del centro unico prestazioni ambulatoriali.
“La maggior parte di questi lavoratori sono stati assunti con un contratto di lavoro diverso da quello della sanità privata, e per di più con un livello inferiore alle responsabilità e alle mansioni svolte. – ha detto il segretario regionale della Fismic-Confsal Pasquale Capocasale – Questi lavoratori sono precari da più di tre lustri, e nessuna delle giunte regionali che si sono succedute in questi anni si è mai posto il problema di stabilizzare delle maestranze qualificate che, molto spesso, si trovano non ad essere di supporto agli amministrativi dell’Asp o dell’Aor San Carlo ma li sostituiscono in tutto e per tutto. Apprendiamo che alcuni consiglieri regionali hanno presentato una proposta di legge per prorogare i termini contrattuali del personale sanitario utilizzato per fronteggiare l’emergenza da Covid-19, affinchè venga consentito a tali lavoratori di raggiungere il limite massimo possibile del tempo determinato di 36 mesi per dare loro la possibilità di partecipazione ad eventuali piani di stabilizzazione a tempo indeterminato nel rispetto delle normative nazionali. Tutto ciò è positivo, ma ci chiediamo quanto arriverà il momento di varare misure per consentire la stabilizzazione dei lavoratori che operano da anni in strutture sanitarie pubbliche per conto di aziende private? Quando la politica della Basilicata intende dare delle risposte in merito? Nel silenzio sono cadute, finora, le richieste di incontro avanzate all’esecutivo regionale. Crediamo che una classe dirigente degna di questo nome non debba tergiversare ma abbia il dovere di affrontare le questioni e di trovare soluzioni che non solo diano dignità al lavoro svolto da queste maestranze, ma anche una definitiva stabilità”.

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