Pesca di oloturie , sorpreso sub a largo di Ostuni
Strage oloturie, sorpreso pescatore di frodo
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Prosegue la strage delle oloturie nel Mediterraneo, su commissione di emissari di un enorme mercato clandestino che sta impoverendo questo enorme tratto marino. Le oloturie, essenziali per la conservazione di delicati equilibri biologici del mare, sono ricercatissime in vari paesi asiatici, e soprattutto dalla Cina, dove sono consumati come alimenti, o utilizzati come ingredienti per cosmetici o per la medicina tradizionale.
Le oloturie sono tutelate da una disposizone di legge assunta dal precedente governo (decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 27 febbraio 2018 n. 156), che ne vieta la pesca.
Nelle ultime ore, i militari della Capitaneria di Porto di Brindisi, impegnati contro la pesca di frodo, hanno effettuato un’operazione in Località Pilone, lungo la costa di Ostuni, a seguito di alcune segnalazioni circa attività illegali di prelievo di oloturie. L’intervento della Capitaneria ha consentito di bloccare in flagranza di reato un sub di Monopoli appena tornato a riva con un quintale di oloturie rastrellate dai fondali antistanti. Gli esemplari erano ancora vitali e sono stati reimmessi in mare. Al sub è stata sequestrata l’attrezzatura, ovvero un autorespiratore ad aria, erogatore, pinne, maschera muta