Petrolio alle Tremiti, c’è l’autorizzazione del Governo
“Il Governo è totalmente sordo alle moltissime proteste istituzionali e civiche, e persegue nell’insano proposito di trasformare l’Adriatico in un campo petrolifero, dove l’inquinamento distruggerà ogni altra forma di economia ambientalmente sostenibile”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del PD, dopo aver appreso la notizia dell’adozione, avvenuta il 23 maggio, di un altro decreto ministeriale, sottoscritto dai ministri Stegani Prestigiacomo e Paolo Romani, che autorizza la Petroceltic Italia ad effettuare indagini geosismiche al largo delle coste abruzzesi, ma “in uno specchio di mare molto prossimo alla riserva marina delle Isole Tremiti”.
Lo stesso Bordo ha presentato un’interrogazione e una mozione per chiedere il ritiro del primo decreto “senza ricevere alcun cenno di riscontro o di attenzione, al pari delle istanze emerse dalla grande manifestazione di Termoli o degli atti prodotti dalle Assisi consiliari di molti Comuni, della Provincia di Foggia e della Regione Puglia.
Fatti due conti, la stragrande maggioranza della popolazione che vive nelle regioni adriatiche non vuole neanche sentir parlare di trivelle petrolifere – afferma il deputato del PD – ma il Governo va avanti, dimostrando anche in questa occasione di avere totalmente smarrito la pur minima sintonia con i cittadini”.
La grande manifestazione in programma alle Isole Tremiti il 30 giugno “ribadirà quanto sia sbagliata la scelta compiuta dai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico – conclude Michele Bordo – e rafforzerà il mandato popolare conferito a quanti, a partire dai parlamentari, sono impegnati a svolgere ogni attività utile ad impedire questo scempio ambientale, sociale ed economico”.