Petrolio, l’UGL pronta a sostenere il governo regionale
“L’Ugl è pronta a sostenere il Presidente della giunta della regione Basilicata, Marcello Pittella e per affrontare in modo trasparente e ognuno con la propria competenza e responsabilità su tale questione seria e delicata sullo sfruttamento sostenibile delle risorse minerarie e su quali benefici per il territorio. Ripartiamo a condizione che oggi le priorità si chiamino difesa del lavoro e del sistema produttivo locale e soprattutto creazione di nuova occupazione, sostegno alla ricerca e all’innovazione, investimenti in coesione sociale”. E’ quanto fanno sapere i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “riteniamo che l’intesa con l’Eni del 1998 non è stata per niente soddisfatta. Una parte di questa responsabilità è da attribuire proprio alla mala politica che in questi anni ha governato la regione creando solo illusioni ‘gratuite e prese in giro’ ai cittadini”. Per la procedura sull’attuazione del ‘memorandum’ e più complessivamente dell’articolo 16 del decreto legge sulle liberalizzazioni, l’Ugl ricorda che “ha già consumato un passaggio presso il Mise con l’ex ministro, Flavio Zanonato, consegnando un dossier del centro studi Ugl Basilicata, riportante pochi e buoni punti realizzabili, dove si ipotizzavano nuove strategie e risoluzioni in tal merito a beneficio dei lucani. La governance regionale precedente alla gestione Pittella, ha sempre visto l’Ugl come o.s. di scomodo – proseguono Giordano e Tancredi – ed oggi il risultato è che, la gente è arrabbiata perché nulla si è ricavato in termini occupazionali ed in termini economici. Condividiamo che, fatto salvo il rispetto per l’ambiente, non utilizzare questa risorsa sarebbe un suicidio, ma ricordiamo al Presidente che tutto il territorio lucano è castigato da questi sistemi petroliferi che non sono stati chiari dall’inizio con i cittadini, complici di una mala politica affaristica. Pittella ci convochi ed in sede sottoporremo al Presidente che l’Ugl ritiene una beffa, un memorandum sul petrolio che non può che dirsi tradito. Tradito insieme alle aspettative dei cittadini lucani che dal decreto attuativo del 12 settembre 2013, firmato dal Ministero dello Sviluppo economico e da quello all’Economia, e che avrebbe dovuto ultimare la trattativa sul petrolio lucano, si attendevano di sicuro più benefici. Per tale motivo – concludono i segretari, Giordano e Tancredi – chiederemo di rianalizzarlo unitariamente alla rettifica dell’art. 16 sulle liberalizzazioni e sottoporlo al Governo Renzi”.