Petrolio, Tancredi e Giordano (Ugl): “Lucani scippati di 70 milioni di euro di royalties”.
“Ad un tavolo nazionale, convocato dal Presidente Enrico Letta, è necessario fare un aggiornamento e una verifica rispetto al Piano per il Sud ed allo stato di avanzamento della programmazione e della eventuale riprogrammazione delle risorse. Così come è necessario e urgente affrontare con maggiore determinazione la vicenda petrolifera, risolvere immediatamente il problema determinato dalla norma della legge di stabilità varata dal Senato ed all’esame dalla Camera dei Deputati che ‘scippa’ 70 milioni di euro di royalties petrolifere che spettano prevalentemente ai lucani, per finanziare un piano di completamento della metanizzazione del Mezzogiorno. Su tale questioni di rilevante importanza, sono legate gran parte del destino della Basilicata. Su questo tema occorre riprendere con fermezza un dibattito che sia in grado di coniugare e trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute, l’obiettivo della qualità ambientale e quello, non più rinviabile, del lavoro e del protagonismo del tessuto imprenditoriale locale”. Lo hanno dichiarato i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano. “Al presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato abbiamo chiesto una convocazione urgente su tale questione poiché l’Ugl ritiene che intorno all’estrazione petrolifera, e facendo della sostenibilità un pilastro fondamentale, come indicatoci dall’Europa, ci sia spazio per agganciare le nostre imprese alla nuova industria, creare opportunità di lavoro, costruire una rete capace di accumulare e distribuire innovazione, strutturarsi per nuove economie dentro una competizione internazionale. La Regione Basilicata, il popolo Lucano non possono essere vittima di grandi lobby petrolifere e del governo che decida su quel minimo di riconoscenza che ai cittadini deve essere dato. Vi è dunque la necessità – proseguono Giordano e Tancredi – di definire operativamente e non oramai rinviabile, una strategia più concreta che veda nell’attuazione dell’art 16 del decreto liberalizzazioni il protagonismo responsabile delle compagnie petrolifere, generando maggiori opportunità per il futuro e per il presente e raccogliendo le sollecitazioni provenienti dal mondo imprenditoriale e sindacale e dai sindaci del territorio che sono alla base del redigendo patto per lo sviluppo. Il Governo dovrà capire come nell’ambito del nostro territorio ci sia una situazione di sofferenza generale, aggravata dal taglio che il decreto sulla ‘spending review’ impone e mette a rischio servizi essenziali che ricadono in primis negativamente sui livelli occupazionali venendo meno il pagamento alle imprese per lavori già in corso. È una partita impegnativa – concludono Tancredi e Giordano – nella quale serve il contributo di tutti, a cominciare dall’assunzione di impegni del governo nazionale, del ministro Zanonato e del presidente Letta”.