Piano diritto allo studio, approvati 22 progetti presso il Comune di Matera
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Antonio Giordano, ha dato il via libera ai finanziamenti per progetti didattici proposti dalle scuole nell’ambito del Piano comunale per il diritto allo studio 2010/2011. L’investimento complessivo è di 70 mila euro per tre tipi di progetti: l’inserimento degli alunni stranieri o a rischio di emarginazione sociale, 5 mila euro; corretti stili di vita ed educazione alla salute, all’alimentazione, allo sport, 13.205,00 euro; laboratori emozionali, 51.795 euro. In termini numerici, i progetti finanziati sono 22 di cui 3 riguardano l’inserimento di alunni stranieri, 5 l’educazione alla salute e 14 laboratori emozionali.
Il 70% dei fondi disponibili, pari a 49 mila euro, è stato assegnato alle direzioni didattiche e alle scuole medie, il restante 30%, pari a 21 mila euro, è stato assegnato alle scuole superiori e alle scuole paritarie. A spiegare gli obiettivi di questi progetti l’assessore Giordano: “Con questo finanziamento intendiamo agevolare la frequenza delle scuole ai ragazzi che si trovano in condizioni svantaggiate sotto il profilo del reddito familiare o per la distanza del proprio luogo di residenza dalle strutture scolastiche scoraggiando gli abbandoni precoci della scuola. Inoltre, si vuole migliorare l’offerta formativa attraverso l’introduzione di innovazioni didattiche intorno a temi come lo sviluppo della conoscenza, della creatività e delle emozioni”. Si passa da progetti che riguardano l’educazione alimentare a percorsi di alfabetizzazione emotiva, da iniziative didattiche rivolte a favorire l’inclusione sociale a momenti di educazione ai linguaggi artistici come il teatro o il cinema.
“In un momento in cui – afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – il governo nazionale guarda al sistema dell’istruzione solo in termini di spesa e non di investimenti, questi progetti rappresentano una straordinaria occasione per ampliare l’offerta didattica, renderla più moderna e più vicina ai reali bisogni degli studenti”.