Piano rischio alluvioni, De Filippo: “Monitorare per mitigare”
“La mappatura delle zone a rischio alluvioni è di fondamentale importanza specie in un territorio, come la Basilicata, che presenta zone di pericolosità idraulica. Per questo il lavoro fruttuoso condotto dall’Autorità di Bacino ha un interesse rilevante nella programmazione regionale che spero troverà conferma e seguito anche nei programmi regionali futuri i quali dovranno necessariamente tener conto del prezioso lavoro di monitoraggio avviato dal Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale”. Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo al Forum di informazione e consultazione pubblica per la formazione del Piano di gestione del rischio alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, di cui fa parte la Basilicata. Il Forum, che si inserisce tra le attività di recepimento della Direttiva europea 2007/60, ha come oggetto la presentazione e la discussione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni elaborate dalle Autorità di Bacino operanti nel territorio della regione Basilicata. Nel corso del Forum vengono illustrate le attività ad oggi poste in essere per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni in Basilicata e i contenuti del Piano di Gestione del rischio di alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale. L’auditing pubblico è anche un’occasione di riflessione sulle problematiche del rischio idrogeologico e di condivisione delle possibili misure di intervento, favorendo il confronto tra le Istituzioni e le Comunità locali.
“In un quadro di fruttuosa collaborazione tra le Regioni del Distretto – ha detto il presidente De Filippo – la Basilicata sta facendo la sua parte con il potenziamento del sistema di monitoraggio idrometeopluviometrico per il controllo e l’allertamento in tempo reale dei fenomeni alluvionali. Con il nuovo sistema – ha detto De Filippo – saremo in grado di consolidare le conoscenze sui fenomeni naturali che insistono sui nostri territori anche al fine di individuare le maggiori cause antropiche che determinano impatti ambientali sulla natura. Considerando che la prevenzione degli eventi naturali non è sempre praticabile le uniche modalità per contrastare gli effetti negativi e mitigare le conseguenze per la conservazione del territorio e la sicurezza dei cittadini, sono il monitoraggio continuo e lo studio scientifico dei fenomeni alluvionali. Attività che in Basilicata – ha concluso il presidente – sono già avviate con successo”.