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Piano Sud, nuovi fondi per la Basilicata

“Il ‘Piano Sud’ a cui il CIPE ha dato definitivamente il via libera, mette in campo quasi 220 milioni di euro di Fondi Fas per la Basilicata con sui sarà avviata la realizzazione di un piano di infrastrutture da 620 milioni di euro in territorio lucano con l’auspicio che ben vengano ora altri fondi regionali e altre fonti di finanziamento”. E’ il commento del segretario generale regionale dell’UGL Basilicata, Giovanni Tancredi e del componente della segreteria confederale lucana, Giuseppe Giordano, per i quali “la decisione del CIPE di approvare su proposta del governo nazionale un programma di opere per milioni di euro è giustamente un segnale importante dell’attenzione verso il programma infrastrutturale della Basilicata e dei suoi bisogni di connessione con le grandi reti nazionali. Soddisfazione esprime l’UGL – proseguono i sindacalisti – perché trattasi dell’avvio per finalizzare le giuste risorse verso progetti strategici che possano mettere la Basilicata al passo ed all’aggancio del resto d’Italia. Per il sindacato, di fronte a tali dati che certamente non possono rappresentare una sorpresa, diventa ancora più urgente l’appello rivolto al governo regionale dall’UGL Basilicata affinché, siano messe ora in moto iniziative per la crescita e quel giusto slancio che il territorio aspetta per decollare. Solo così le speranze non esaudite e la resa dei di giovani che smettono addirittura di cercare il lavoro possono riprendere. E’ nostra competenza vigilare su tali fondi stanziati affinché si spendano bene per la Basilicata che è chiamata a dare prova della sua capacità di trasformare le sue risorse in un potenziale di sviluppo che abbia caratteristiche adeguate e struttura. Gli interventi consentiranno l’aggancio all’alta velocità ferroviaria, il miglioramento della rete viaria con una riduzione dei tempi di percorrenza, il potenziamento della dotazione logistica. Il tutto rientra in un più generale piano di infrastrutture da circa 1600 milioni di euro sul quale la Regione Basilicata sta facendo convergere varie fonti di finanziamento. Partendo e cantierizzando tali lavori, ora sarà possibile creare e ridare linfa al mondo del lavoro e al Mezzogiorno: se continuiamo ad affrontare i problemi seri, come questi, della regione – aggiungono Tancredi e Giordano – prima o poi la Lucania avrà ottime possibilità di uscire prima possibile da questa crisi che stava distruggendola. Il rimanente programma infrastrutturale lucano, che vale 1.600 milioni di euro, dovrebbe trovare copertura nel corso del negoziato per il nuovo memorandum sul petrolio. Soddisfazione dell’UGL – concludono i segretari – si dà seguito, in tal modo, al primo pilastro, quello infrastrutturale, che dovrebbe connettere la Basilicata e la sua rete viaria e ferroviaria alle reti principali del Paese, abbattendo lo storico isolamento della regione. Le azioni messe in campo oggi sono la conferma che insieme alle misure di rigore sono programmate iniziative utili a sostenere lo sviluppo in alcune aree svantaggiate dell’Italia”.

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