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Piemontese ‘corregge’ le dichiarazioni di Fitto sul Gargano

“Il Gargano conta come non ha mai contato nel governo e negli investimenti regionali: lo dicono i numeri e i fatti concreti. Con Fitto semplicemente non esisteva, come non esisteva la Puglia e la sua identità oggi forte e riconosciuta in tutto il mondo”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, commentando un’errata dichiarazione rilasciata, ieri sera, da Raffaele Fitto sul Gargano.

“Io non so quanto sia stato lungo il giro che hanno fatto fare ieri a Fitto, facendogli scoprire questo pezzo della Puglia – aggiunge Piemontese –, di sicuro solo uno che non sa dove si trova può dire cose smentite dai fatti, contraddette da quello che dice la gente, da quello che sanno i sindaci di ogni colore politico, da quello che hanno sperimentato i tecnici delle amministrazioni locali che hanno fatto progetti e indetto gare, da quello che hanno sperimentato gli imprenditori e i lavoratori del settore turistico che sanno di essere stati privilegiati dalle scelte dei vacanzieri anche in questa durissima estate segnata dal COVID-19”.

 

“Mentre ieri passeggiava nel porto turistico di Rodi Garganico, hanno riferito a Fitto che la Regione Puglia governata da Michele Emiliano ha resuscitato quell’infrastruttura che oggi ha ripreso a funzionare e ci ha investito sopra 5 milioni e mezzo di euro per potenziarla ulteriormente? –– chiede provocatoriamente l’assessore e consigliere regionale del Partito Democratico –– Mentre camminava a Siponto, gli hanno fatto vedere l’acqua del mare che ha sorpreso tutti questa estate e detto che è così bella e pulita perché abbiamo investito 5 milioni e 400 mila euro per il potenziamento e l’adeguamento delle reti idriche e fognarie e dei sistemi depurativi a Manfredonia?”.

 

“È semplicemente impossibile un paragone con il Gargano e la Puglia ai tempi di Fitto, impossibile tornare indietro di vent’anni per chi come me vive in questa terra e non ci transita solo per stringere qualche mano per una mezzoretta”, incalza l’assessore regionale, sottolineando che “se c’è un successo che il Gargano può condividere con il resto della Puglia è proprio l’aver fatto un enorme salto di qualità in questi 15 anni, contribuendo alla ‘creazione’ dell’identità ‘Puglia’ conosciuta ormai in tutto il mondo e che, invece, quando Fitto era presidente, semplicemente non esisteva”.

 

“Quando a febbraio eravamo alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano – ricorda Piemontese – il Gargano è stato la star dell’offerta turistica nazionale, offerta che abbiamo consolidato in questi ultimi cinque anni con operazioni di impatto mondiale come il Giro dItalia che, sabato 10 ottobre prossimo, tornerà a percorrere le strade del Gargano da Manfredonia a Monte Sant’Angelo, da Mattinata a Baia delle Zagare, da Coppa Santa Tecla a Pugnochiuso, per arrivare al traguardo di tappa di Vieste. L’anno scorso è stata qui sul Gargano l’unica tappa di arrivo in Puglia del Giro d’Italia, tra le più lunghe dell’edizione che dopo Lucera, Foggia e transitata da Rignano Garganico per raggiungere San Giovanni Rotondo. E, nel 2017, quando il Giro compiva 100 anni, li ha festeggiati a Peschici. Se Fitto pensa siano solo biciclette, consideri che, su RAI2, c’erano un milione e mezzo di persone davanti alla tv, con un picco di 2 milioni e 189 mila spettatori, mentre la carovana attraversava il nostro Gargano per arrivare al traguardo di via Montesanto, per la prima volta nel cuore di Peschici, in cui stavamo io e il presidente Michele Emiliano”.

“Questa grande promozione del territorio è stata una costante – osserva l’esponente del PD, candidato al Consiglio regionale alle elezioni di domenica 20 e lunedì 21 settembre prossimi – sublimata con il concerto straordinario che abbiamo allestito per Max Gazzè e la sua orchestra ai piedi del Pizzomunno di Vieste, diventato, anche grazie a questo matrimonio tra l’arte e la natura, uno dei simboli della Puglia, conosciuto in tutto il mondo”.

 

“Ma l’elemento più strategico e lungimirante che abbiamo introdotto in particolare con l’Amministrazione Emiliano –– aggiunge Piemontese –– riguarda il territorio del Gargano, la difesa della montagna dalle frane e dal dissesto idrogeologico, la qualità dell’acqua potabile, la sicurezza delle scuole, i sistemi di depurazione e le reti fognarie per mantenere sano il suolo su cui coltiviamo i nostri prodotti di qualità e pulito il mare che attrae turisti da tutto il mondo, un universo di azioni per le quali abbiamo investito oltre 424 milioni di euro sul Gargano”.

 

“Sindaci, tecnici e imprese di Carpino, Ischitella, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Vieste – rimarca l’assessore regionale – conoscono gli interventi di manutenzione straordinaria dei corsi d’acqua, dei canali bonifica e delle relative opere idrauliche fatti in questi anni.

A Lesina, a Poggio Imperiale, a Monte Sant’Angelo, a San Nicandro Garganico e San Marco In Lamis conoscono quelli di miglioramento dei recapiti finali e della funzionalità idraulica e ambientale dei corpi idrici superficiali. Conoscono gli interventi sui dissalatori alle Isole Tremiti per oltre 2 milioni e 600 mila euro, di potenziamento e adeguamento di reti idriche e fognarie e dei sistemi depurativi a Manfredonia per più di 5 milioni e 400 mila euro, sulle condotte sottomarine di Marina di Lesina per 3 milioni di euro. Interventi sulla mobilità ciclistica e stradale per quasi 3 milioni di euro ad Apricena, Manfredonia e San Giovanni Rotondo.

Solo per interventi sulla viabilità, sulle opere pubbliche, di edilizia scolastica, di risanamento delle reti idriche e di realizzazione della fogna bianca, superiamo i 44 milioni di euro, con cantieri e opere diventate fatti concreti ad Apricena, a Cagnano Varano, a Carpino, a Ischitella, a Tremiti, a Lesina, a Manfredonia, a Mattinata, a Monte Sant’Angelo, a Peschici, a Poggio Imperiale, a Rignano Garganico, a Rodi Garganico, a San Giovanni Rotondo, a San Marco In Lamis, a Vico del Gargano e a Vieste”. 

 

“In questo elenco solo sintetico di fatti concretissimi – precisa l’esponente del PD – ci sono anche le infrastrutture di cui Fitto non sa o che finge di non conoscere, come i 68 milioni di euro sulla Statale 89 per il primo stralcio dei lavori di razionalizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e per la realizzazione dell’asta di collegamento da San Giovanni Rotondo a Foggia e i 18 milioni di euro sulla rete in concessione alle Ferrovie del Gargano, tra cui il potenziamento degli impianti di sicurezza alla stazione di San Nicandro, la soppressione di 11 passaggi a livello, sistemi di controllo della marcia del treno nella tratta Ischitella-Peschici e l’acquisto di nuovi treni. O opere strategiche legate al trasporto marittimo come il dragaggio dei fondali nel porto di Rodi Garganico per 5 milioni e mezzo di euro e le nuove opere di difesa del porticciolo di attracco delle imbarcazioni di San Domino alle Tremiti per 2 milioni e mezzo di euro”.

 

“Non a caso – osserva il candidato PD al Consiglio regionale – l’Amministrazione Emiliano ha scelto il Gargano come terza area interna della Puglia nell’ambito di una strategia nazionale che potenzia i servizi e il sistema di mobilità che abbiamo fatto partire, a novembre scorso, con un pacchetto di interventi per circa 10 milioni di euro per lavori che interessano la strada Lungolago a Capojale-Isola Varano, un parcheggio di interscambio comunale a Carpino per 450 mila euro, un primo stralcio della costruzione della bretella di raccordo ‘Cicchittola-Vallocello’ a Ischitella, un hub intermodale a Monte Sant’Angelo, il completamento degli interventi di riqualificazione e rigenerazione del lungomare di San Menaio”. 

 

“Senza contare – conclude Piemontese – i 2 milioni sulla rete degli impianti sportivi di 13 Comuni garganici, gli oltre 4 milioni per biblioteche di comunità a Peschici, Rodi Garganico, Tremiti, Vico del Gargano e Vieste, i circa 3 milioni sui beni ecclesiastici, la strategia: tutti investimenti sulle città e sui cittadini del Gargano, che, così, hanno più servizi e più qualità della vita, la premessa indispensabile per continuare ad abitare questa splendida terra ed essere orgogliosi protagonisti del proprio destino”.

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