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Piemontese presente all’iniziativa “Innesti. Nuove sfide sull’orizzonte del lavoro”

“Le nuove Politiche giovanili pugliesi si preoccupano non solo di far nascere buone imprese e buon lavoro ma anche della capacità delle imprese giovanili di continuare a vivere e crescere”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Raffaele Piemontese, intervenendo stamattina, nella Casa della Partecipazione alla Fiera del Levante di Bari, all’iniziativa “Innesti. Nuove sfide sull’orizzonte del lavoro” con il segretario generale della CGiL Maurizio Landini. “Con ‘PIN – Pugliesi innovativi’ – ha spiegato Piemontese – abbiamo fatto nascere, fino a oggi, 450 imprese; significa che ci sono minimo mille ragazzi che stanno provando a continuare a lavorare e a vivere della loro idea innovativa. Lo abbiamo fatto mobilitando qualcosa come 13 milioni di euro e altri soldi sono a disposizione e altri progetti sono presentati. In tutto, in questi anni ne sono stati trasmessi 1.657 e ne continuano ad arrivare perché abbiamo voluto che fosse un bando a sportello, sempre aperto, disponibile on line 24 ore su 24, dotato delle risorse necessarie fino al 2020: questo è il modo con cui la politica che governa può dare concretezza all’ideale di offrire un’opportunità a chi non ce l’ha”. L’assessore regionale ha colto gli spunti offerti dalla relazione introduttiva della segretaria generale della CGIL Bari, Gigia Bucci, per illustrare il “campo di opportunità molto vasto e variegato, dove si possono cogliere quelle che più sono utili al proprio progetto” costruito con il programma regionale partito tre anni fa. “PIN non è solo soldi – ha sottolineato Piemontese -. Ci interessiamo di come cammina un’impresa appena nata e anche di come potrà ulteriormente finanziarsi, tant’è vero che abbiamo deciso di dare un privilegio alle imprese finanziate con PIN per accedere a programmi più evoluti di sviluppo economico, come “Nidi” che riconosce risorse fino a 150 mila euro.
Questo stare a fianco delle imprese che vogliono nascere e che sono nate si è tradotto, fino a oggi, in 550 prestazioni professionali di accompagnamento, che sono state fornite ai giovani beneficiari del finanziamento PIN. Servizi che, per esempio, hanno consentito ai giovani finanziati da PIN di preparare la partecipazione a quattordici Fiere nazionali e internazionali: all’edizione di Seeds&Chips 2017 a Milano con Barak Obama, South by Southwest 2018 di Austin, in Texas; al Wired Digital Day 2017, alla Fiera del Levante 2018, al BuyPuglia 2018, all’Ethical Fashion Show di Berlino 2018, al BuyPuglia Tour 2018, al Premio Nazionale dell’innovazione 2018, all’ITB di Berlino 2019, a Fa La Cosa Giusta Milano 2019, al Cibus 2019 di Parma, al Vietnam International Fashion Week 2019, allo Start Up Village di Mosca 2019, al Medimex 2019 sia nell’anteprima di Foggia che nell’edizione senior di Taranto. “Da una prima rilevazione interna effettuata sui giovani partecipanti a PIN – ha rilevato l’assessore regionale alle Politiche giovanili – emerge come la misura si riveli efficace proprio in queste due direzioni: nell’abbassare la soglia di accesso e rappresentare un primo accesso al sistema della finanza agevolata, dato che il 75% degli intervistati dichiara di essere alla prima esperienza di candidatura di un progetto; nei servizi di accompagnamento-affiancamento che vengono individuati come principale punto di forza della misure”. Sono azioni che irrobustiscono le cosiddette soft skills, quelle competenze trasversali che ormai sono richieste per qualsiasi tipo di nuovo lavoro. Costruiscono quel nuovo bagaglio di competenze che è necessario portarsi dietro per arricchire il proprio curriculum. “Anche se competenze e conoscenze sappiamo bene che sono un pilastro insostituibile – ha aggiunto Piemontese agganciandosi a un concetto espresso, nel corso del dibattito, dal rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio – . Perciò l’Amministrazione di Michele Emiliano, negli ultimi tre anni, ha finanziato con 142 milioni di euro borse di studio, servizi abitativi, vitto e mobilità internazionale per i nostri studenti”. “La lezione più viva che ho voluto trarre da Guglielmo Minervini è il non avere paura della sfida del nuovo: stare dentro l’innovazione significa rischiare e sapere che bisogna anzitutto assicurare strumenti e risorse a chi si assume il rischio dell’innovazione, elemento vitale per il progresso di qualunque comunità”, ha concluso Piemontese riconoscendo in Maurizio Landini “la personalità che, con maggiore energia e acutezza, ha saputo interpretare i tempi nuovi, indicando dove e come fare emergere una nuova stagione dei diritti”.

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