Pisicchio su piano casa e regolamento edilizio tipo
“Dagli ordini professionali sono arrivati spunti interessanti e meritevoli di attenzione e che ci permetteranno di ragionare complessivamente su possibili percorsi legislativi per migliorare l’interpretazione delle norme e per evitare disallineamenti con le leggi
nazionali”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, che questa mattina ha incontrato gli esponenti degli ordini professionali di architetti, ingegneri e geometri per analizzare le prossime scadenze del Regolamento Edilizio Tipo e del Piano Casa.
“Gli ordini – spiega l’assessore – hanno manifestato la richiesta di rivedere le scadenze del Regolamento edilizio tipo che, lo ricordiamo, è fissato per i Comuni al prossimo 15 ottobre e, in caso di mancata approvazione da parte dei consigli comunali, al successivo 16 novembre per i rispettivi uffici tecnici. Inoltre, gli ordini hanno ravvisato la necessità di chiarire alcuni aspetti normativi poco funzionali e che rischiano di generare confusione. Aspetti sui quali la giunta regionale e gli uffici del mio assessorato non resteranno indifferenti. Avvieremo infatti una riflessione più ampia che potrebbe approdare anche in un disegno legislativo”.
“Gli ordini – spiega l’assessore – hanno manifestato la richiesta di rivedere le scadenze del Regolamento edilizio tipo che, lo ricordiamo, è fissato per i Comuni al prossimo 15 ottobre e, in caso di mancata approvazione da parte dei consigli comunali, al successivo 16 novembre per i rispettivi uffici tecnici. Inoltre, gli ordini hanno ravvisato la necessità di chiarire alcuni aspetti normativi poco funzionali e che rischiano di generare confusione. Aspetti sui quali la giunta regionale e gli uffici del mio assessorato non resteranno indifferenti. Avvieremo infatti una riflessione più ampia che potrebbe approdare anche in un disegno legislativo”.
“Sul Piano Casa invece – aggiunge Pisicchio – abbiamo avviato un dibattito sull’idea che tale strumento non debba più rientrare in norme transitorie e in proroghe annuali, ma in un sistema più strutturale per facilitare una corretta e consapevole pianificazione territoriale”.