BasilicataCultura

Pisticci e la sua festa

pisticci e la sua festaUn film tutto lucano, interamente girato a Pisticci nello scorso mese di Agosto, con cast composto per lo più da attori emergenti lucani, compresi i testi, le riprese e le sceneggiature. “Pisticci e la sua festa”, questo il titolo della pellicola, viene presentato sabato 28, con inizio alle ore 18,00, presso la sala consiliare del comune, in anteprima nazionale, per poi essere proiettato nelle sale cinematografiche di Roma. La trama, ispirata da una bella e suggestiva composizione poetica di Massimo Previtero, attore, narratore e poeta, si avvale della regia di Emanuele Di Leo e dei testi dell’attore e scrittore Rocco Ditella e dello stesso Previtero. Tutto made in Pisticci, anche le riprese e il montaggio curati da Donato Vena, assistente alle riprese Giuseppe Sole, con la partecipazione straordinaria del celebre Gruppo Folk La Pacchianella. Il soggetto verte sul delicato tema dell’emigrazione, narrata e rivissuta anche nella dimensione non solo economica ma anche sociale e psicologica. Il protagonista Pasquale, dopo una sofferta fase di meditazione, emigra a Torino, abbandonando il lavoro nei campi che non era più nelle condizioni di sfamare la sua numerosa famiglia. Tutti da incorniciare per la notevole carica emotiva e di recitazione il dialogo serrato tra padre e figlio, il lungo e commovente abbraccio con la madre e il fratellino minore, il saluto di tutto un rione che si stringe intorno al giovane, partecipe della sua sofferta decisione di abbandonare il paese natìo, il rientro dei contadini al tramonto, il tutto girato in uno scenario tipico della più pura tradizione lucana. Fanno, e non solo da contorno, i melodiosi e nostalgici canti delle “pacchiane” nei loro suggestivi costumi tradizionali, che si uniscono in una mirabile fusione a quelli degli emigranti, ambedue ormai consacrati dalla storia e dalla letteratura. Ed ancora il saluto alla Madonnina della Concezione e tanti altri episodi di vita paesana e contadina vissuti nei toni più spontanei e genuini. Nella metropoli piemontese, Pasquale stringe amicizia e solidarietà con il collega di lavoro Francesco, al quale parla della sua terra, della sua storia, delle festività patronali. A rendere ancora più affascinante il film, i versi del poeta lucano Rocco Scotellaro, recitati con grande padronanza scenica dall’attrice Maria Diele. Coprotagonista silenziosa ma partecipe è anche la classica valigia di cartone, all’interno della quale si nascondono, pronti a riaffiorare nella realtà, i sogni e le spranze dei tanti meridionali, emigrati all’estero per trovare fortuna. Un film, che stando alle premesse ed alla passione ed entusiasmo profusi da tutto il cast, è destinato ad avere un grande successo di pubblico e di consensi, e che può aprire la strada a nuovi scenari cinematografici.

Giuseppe Coniglio

 

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