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Gli itinerari turistici, culturali ed enogastronomici di Pisticci presenti a Sapori Italiani 2013

Dopo il boom economico degli anni sessanta conseguente all’insediamento delle prime fabbriche nella Valbasento e con la crisi già avviata a partire dai primi anni settanta -anche se ancora oggi si coltivano speranze di un concreto progetto di riconversione industriale in grado di rilanciare l’economia della cittadina, anche attraverso l’apertura di nuove aziende e della Pista Mattei- Pisticci ha riscoperto la sua più naturale vocazione, che in verità non ha mai trascurato pur in presenza di un sistema più redditizio, offerto dall’industria, che aveva fatto lievitare il reddito medio ad personam. L’agricoltura moderna e razionale, il paesaggio, la cultura, il turismo sociale e religioso sono oggi i settori trainanti in grado di elevare il trand in negativo registrato negli ultimi anni, a condizione che siano adottate strategie vincenti e programmi di ampio respiro in grado di concorrere alla prospettiva della crescita e del benessere e economico, culturale e sociale. I presupposti e le condizioni per pervenire a concreti risultati ci sono tutti. E già questa estate è aumentato in proporzioni notevoli il numero di visitatori e turisti che hanno potuto ammirare luoghi e paesaggi di indubbio fascino. In tale ottica il territorio di Pisticci offre un variegato scenario, lungo l’asse Scalo, Pisticci Centro, San Leonardo, Tinchi, Marconia, Mare. Paesaggi incontaminati e località di mare, di campagna e di collina per tutti i gusti e tutte le età, in grado di attirare maggiori flussi turistici. Negli ultimi anni si è moltiplicato il numero di villaggi e di agriturismi, sia in prossimità di spiagge che di campagne e di collina, con presenze soddisfacenti anche se non ancora al top delle capacità ricettizie. Molti visitatori hanno riscoperto il vero volto della storia pisticcese, nei luoghi di confino tra Marconia e Centro Agricolo ed ancora le sterminate pinete, le campagne, i sentieri preistorici, le ampie vallate dove i colonizzatori greci attuarono la prima grande riforma e suddivisione agraria nel sec. VI a. C. Ed quindi gli insediamenti enotri di Incoronata dove sono in atto campagne di scavo, e quello normanno di San Basilio, con chiesa, castello, monastero e grancia; la tenuta Visconti e salendo ancora i centri piloti della Riforma Agraria di Casinello e di San Teodoro. Dalla collina di San Leonardo poi si domina l’immensa e lussureggiante campagna pisticcese, con le sue casette e masserie, dalla Val Basento alla Valle del Cavone, attraversate da due fiumi un tempo navigabili, secondo quanto tramanda Strabone. Il centro di Pisticci offre varie soluzioni e scelte, tra cui il villaggio Dirupo, sorto nel corso del 1700 sulle macerie di una spaventosa frana (1688) che spaccò in due il paese e che causò la morte di circa trecento persone. Oggi il Dirupo che attende una sua definitiva valorizzazione, anche con il tanto atteso Museo della Civiltà Contadina, è inserito nell’elenco delle “100 Meraviglie d’Italia da salvaguardare” predisposto dai Beni Ambientali. Da non perdere poi una visita alla bellissima e suggestiva Cappella della Immacolata Concezione, dal tetto ligneo dipinto a tempera. Nel centro storico è possibile percorrere stradine e vie di epoca medioevale che portano al rione Terravecchia, antico cuore pulsante della cittadina che conserva tracce e spunti di una storia tanto nobile quanto antica, dai resti del castello feudale, dimora di casate signorili, fino alla Chiesa Matrice, di stile rinascimentale, che domina l’intero centro abitato e che conserva opere di scuola napoletana e leccese, firmate da Sacquegna, Checco Lonati, Forlì, Guarino ed altri. Tra gli altri edifici sacri da visitare, oltre alle tante cappelle e chiesette gentilizie disseminate lungo tutta la cittadina, la Chiesa di San Rocco, progettata dal noto urbanista Ernesto Lapadula nel 1931 ed affrescata da opere di Alfredo Cassone, noto pittore piemontese confinato a Pisticci per motivi politici; il Convento di San Antonio che espone una prestigiosa pinacoteca, con opere di Guarino, Ferri e Vaccaro, ed infine, sull’adiacente colle del Corno, in località Casale, già sede di un insediamento greco, domina la mole imponente dell’Abbazia-Santuario della Madonna della Sanità, realizzata nel corso del sec. XII e quindi affidata ad una comunità di monaci benedettini. Le trattorie ed i locali tipici offrono, oltre a gentilezza, disponibilità e professionalità degli addetti, piatti e vini della più tradizionale cucina contadina. Nella biblioteca comunale si conservano oltre che testi rari e Cinquecentine antiche, fra cui opere originali del noto giureconsulto pisticcese Giovanni Maria Novario, anche i vasi in copia del Pittore di Pisticci vissuto nel V sec. , le cui opere sono oggi esposte nei principali musei del mondo. Un territorio dunque estremamente ricco di offerte in grado di soddisfare tutte le esigenze dei visitatori.  Una delegazione istituzionale degli  Assessorati alla Cultura e Turismo e Le Biblioteche Comunali di Pisticci saranno presenti nell’ambito della rassegna itinerante Itinerari e Agrolalimentare di Basilicata, dal 12 al 14 Ottobre, a Longarone, in occasione di Sapori Italiani 2013, Salone internazionale dei prodotti tipici e della gastronomia, ubicato nel quartiere fieristico del comune veneto. Un importante evento di promozione del territorio e delle peculiarità del comune lucano e della sua amministrazione comunale, costantemente impegnata in mirate azioni di valorizzazione turistica,  culturale e delle tipicità agroalimentari del suo territorio.

Salone dei prodotti agroalimentari tipici e della gastronomia, – See more at: https://www.oltrefreepress.com/2013/09/29/a-longarone-la-prossima-tappa-della-rassegna-itinerari-ed-agroalimentare-di-basilicata-2013/#sthash.lv7rrvOl.dpuf
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                                                                                                                                                                                          Giuseppe Coniglio

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