Pisticci, nota del sindaco Verri
Il Sindaco di Pisticci Viviana Verri, a margine del Consiglio Comunale di venerdì 21 aprile, ritiene importante chiarire quanto discusso nell’assise comunale, viste le strumentalizzazioni politiche e i fraintendimenti generatisi nella cittadinanza: “Chi dice che abbiamo aumentato la TARI per coprire i debiti sta mentendo deliberatamente: l’adeguamento della TARI, infatti, non è imputabile ai debiti fuori bilancio di questo Comune, ma all’applicazione della legge 147\2013 che ci impone di coprire il costo del servizio dei rifiuti con il gettito della TARI – spiega la prima cittadina pisticcese – Il nuovo piano scaturisce dall’applicazione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta sul nostro territorio. Nel 2016 fu approvato un Piano Finanziario completamente diverso che si riferiva all’anno 2015, quando ancora non era iniziata la raccolta porta a porta, avviata lo scorso maggio. Il calcolo, quindi, avvenne su un importo totalmente differente rispetto al nostro: parlando di numeri, lo scorso anno il Piano Finanziario si riferiva a 1 milione 694 mila euro; ora, invece, l’importo del servizio da coprire con il tributo è di 1 milione 970 mila euro più IVA. Il Piano Finanziario approvato, inoltre, prevede l’aliquota provinciale, omessa negli anni passati e anch’essa prevista dalla legge, pena l’obbligo di restituzione. Questi importi sono lievitati in seguito all’appalto aggiudicato da Teknoservice nel 2015 e all’avvio della raccolta porta a porta: in tale contratto, si fa specifico riferimento alla somma attuale, per cui queste scelte, compiute in un periodo antecedente al nostro insediamento, erano ben note a chi oggi fa opposizione con demagogia e populismo. Nel momento in cui un’Amministrazione sottoscrive un appalto di due milioni di euro più iva sa benissimo che dovrà coprire con il gettito della TARI l’intero importo. Se non ci fossimo stati noi, qualunque Amministrazione avrebbe effettuato questo adeguamento e non lo dico per giustificarci, ma semplicemente perché ci stiamo assumendo le nostre responsabilità per riportare legalità in questo Comune e vogliamo far capire alla cittadinanza la reale posizione di chi oggi ci attacca dai banchi dell’opposizione”
Il Sindaco spiega anche perché l’Amministrazione ha dovuto perseguire la strada tracciata dai predecessori: “Due sono i motivi principali per cui, al momento, non è possibile procedere ad una risoluzione del contratto: innanzitutto, una scelta del genere, ha come presupposto inadempienze contrattuali, ma, al momento del nostro insediamento, anche il Comune di Pisticci risultava inadempiente nei confronti di Teknoservice, avendo accumulato un considerevole ritardo nei pagamenti di cui ci siamo dovuti far carico; in questo momento, poi, non saremmo in grado di far fronte ad un servizio così complesso, non avendo più né personale sufficiente, né mezzi a disposizione poiché molti di questi sono stati dati in comodati d’uso a Teknoservice e non abbiamo ne’ risorse finanziarie per acquistarli, ne’ capacità di assunzione di personale adeguate ad un servizio del genere che, va detto, sta comportando un netto miglioramento delle percentuali di differenziata di Pisticci anche rispetto ai paesi limitrofi”.
Il Sindaco indica il lavoro da svolgere in questi mesi: “Innanzitutto proseguiremo con le contestazioni delle inadempienze alla ditta, come fatto finora. E’ poi fondamentale svolgere una lotta all’evasione ancora più pregnante: finora abbiamo incrementato del 5% le utenze iscritte al ruolo, ma con il bando di gara sul software integrato, che assicura un controllo incrociato sui dati catastali delle abitazioni, contiamo di accelerare notevolmente il processo”.
Il Sindaco affronta anche il tema dei debiti fuori bilancio: “Per la copertura di questa ingente mole passiva è stato previsto un Piano di Alienazione, ma da settimane siamo al lavoro per reperire altri fondi che ci permettano di abbattere questo enorme debito accumulato negli anni: oltre ad una richiesta di fondi alla Regione, infatti, siamo al lavoro su più fronti per intaccare il meno possibile il patrimonio immobiliare del Comune. In questa fase era per noi fondamentale mettere in sicurezza il bilancio comunale ed adottare tutte le possibili soluzioni prima di giungere ad adottare un piano di riequilibrio, ipotesi tutt’altro che remota. Tengo a precisare che tale Piano di Alienazione era già in programma, visto che l’affidamento alla società che lo sta stilando risale addirittura al 2014: noi stiamo semplicemente dimostrando di avere il coraggio di fare quello che nessuno ha voluto fare in questi anni, ossia risanare le casse e i bilanci del nostro Comune, ma non accettiamo strumentalizzazioni da parte di chi offende non solo me, ma l’intera cittadinanza, urlando ed abbandonando i lavori del consiglio comunale e diffonde a mezzo stampa falsità. Noi lo stipendio in questi mesi ce lo siamo tagliati eccome, finanziando diversi interventi di decoro urbano, evitando sprechi come le auto di rappresentanza e, appena anche ai consiglieri verrà liquidato il gettone di presenza, insieme alla giunta destineremo delle somme al finanziamento di progetti che decideremo insieme alla cittadinanza. Speriamo di poter contare anche sul contributo del consigliere Di Trani che, da ex sindaco, mai un centesimo ha tolto alla sua indennità, conseguendo negli scorsi mesi anche quella di fine mandato, pari a circa 14.000 euro. Quanto alla nostra presenza negli uffici non solo i cittadini ma lui stesso l’ha potuta constatare trovandoci in sede ogni volta che è venuto in comune (a differenza sua io non ho mai ricevuto i cittadini presso il mio studio professionale, che anzi ho quasi del tutto abbandonato). Assolutamente falsa, infine, l’affermazione di non aver generato contenziosi durante la sua amministrazione, anzi di averli abbattuti procedendo a transazioni; proprio alcune di queste, infatti, concluse per centinaia di migliaia di euro, sono all’attenzione della Corte dei Conti dopo una sonora bocciatura del Collegio dei Revisori, che avevano eccepito numerose irregolarità. Per i debiti fuori bilancio non puntiamo il dito contro nessuno, non spetta a noi farlo ma alle magistrature competenti, ma siamo la prima amministrazione che, dopo troppi anni, sta facendo chiarezza per evitare di trascinare il Comune al dissesto finanziario. E’ una scelta di responsabilità e ce ne assumiamo tutte le conseguenze. Come sempre, per ogni chiarimento siamo a disposizione ogni giorno presso gli uffici comunali”.