Pisticci onora la Madonna del Casale
La comunità religiosa di Pisticci onora anche quest’anno, nel solco di una tradizione antichissima, Santa Maria La Sanità del Casale, quella che un tempo era la “bella festa principale”. Una ricorrenza che da secoli trova sempre le comunità cristiane del territorio jonico devotamente unite intorno al trono della Madonna che si venera nel santuario diocesano di monte Corno. Il rettore del santuario don Leonardo Selvaggi, che da molti anni, si prodiga affinché quel luogo di culto torni a risplendere in tutta la sua bellezza e non solo esteriore e per la salvaguardia del patrimonio religioso e culturale, sottolinea nel programma che celebrare la festa votiva in onore di S. Maria deve avere il significato per tutti i fedeli e devoti mariani di rinsaldare con amore e gratitudine la fiducia in Colei che è Vita, Dolcezza e Speranza Nostra. L’importante ricorrenza inoltre assume proprio quest’anno un particolare significato e solennità perché commemora il ventesimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II nella terra lucana e a Pisticci dove incoronò la Vergine Regina del Sacro Colle del Casale. Una intera settimana di cerimonie religiose, incontri, accoglienze di pellegrini e di lodi, dunque, per onorare la Madonna, con la presenza di don Paolo D’Ambrosio, rettore del Santuario di Viggiano; del padre ortodosso Crisiano Oltanu; di mons. Giustino D’Addezio, vicario legale diocesano; del vescovo di Tursi-Lagonegro mons. Francesco Nolè; don Filippo Nicolò, vice rettore del seminario Maggiore di Basilicata e di P. Michelangelo Maria Tiribilli, Superore Generale dei P. Benedettini di Monteoliveto. Domenica 1 Maggio, giornata conclusiva della 925.ma festa della Madonna del Casale, la cui statua sarà portata in processione per le vie principali della cittadina nel primo pomeriggio. Al rientro la solenne concelebrazione religiosa presieduta dall’arcivescovo di Matera-Irsina mons. Salvatore Logorio e infine il concerto musicale religioso della polifonica di S. Maria del Casale, diretta dai maestri Antonello Laviola e Alessandro Vena.
Giuseppe Coniglio