“Pisticci e la sua Festa”, al terzo posto nella rassegna “Un Mare di Cinema”
Brillante affermazione in un proscenio di prestigio per il corto dal titolo “Pisticci e la sua Festa”, che si è classificato al terzo posto su 185 concorrenti nel settore poesia e fotografia al concorso “Un Mare di Cinema” alle Isole Eolie, suscitando commozione e strappando scroscianti applausi tra il pubblico. E’ il giusto tributo e riconoscenza ad un pregevole lavoro cinematografico, elaborato con coraggio e passione da un gruppo di attori e cineasti lucani, che si sono cimentati su un aspetto fondamentale e rilevante della storia regionale, quello dell`emigrazione. Ma oltre a tutto questo, il cortometraggio ha contribuito ulteriormente a diffondere e propagare l’immagine di Pisticci, con i suoi scenari e paesaggi unici e incontaminati, le sue tradizioni, il folklore, la poesia.
Il film, che tratta il tema dell’emigrazione lucana, è ispirato ad una toccante lirica dell’attore e poeta Massimo Previtero, con la regia di Emanuele Di Leo e l’interpretazione di Rocco Ditella, Massimo Previtero, Maria Diele, Marco Langerano e la partecipazione del gruppo folk la Pacchianella, riprese e montaggio di Donato Vena, aiuto riprese Giuseppe Sole. L’anteprima nazionale del film, che si è tenuta il 12 aprile scorso al teatro Eden Cusmano di Roma, ha dato l’occasione per dibattere
di una tematica antica, ma al tempo stesso attuale, quella dell’emigrazione che ha visto interi paesi assistere alla partenza dei loro figli non solo verso il nord Italia, ma anche all’estero, “in cerca di fortuna”. “Pisticci e la sua festa è il sogno di un adolescente che diventa un film. -racconta Previtero- Quando scrissi questa poesia avevo solo 15 anni ed oggi grazie ai testi di Rocco Ditella e la regia di Emanuele Di Leo è diventato un film dedicato a tutti coloro che a malincuore hanno dovuto lasciare la propria terra d’origine”. Un tuffo nel passato, un lungo e commosso dialogo tra padre e figlio, l’abbraccio di una madre che vede partire il proprio figlio in cerca di fortuna, il saluto di tutto il vicinato, il saluto alla Madonnina e la preghiera di una madre che invoca la Vergine. Al suo arrivo a Torino proprio nel giorno della festa patronale, l’emigrante Pasquale riesce a trovarsi quasi per magia a rivivere quel magico momento. Dopo il successo in terra siciliana, la troupe sará impegnata a girare un altro corto che avrá come oggetto la terribile sciagura della Notte di S. Apollonia del 1688 quando una frana di immense proporzioni spaccó in due il paese, provocando trecento vittime. Un lavoro ancora piú impegnativo per il cast di Previtero, in considerazione dell’oggettiva difficoltá a girare le scene. Ma la precedente e positiva esperienza maturata faciliterá di certo anche questa nuova impresa cinematografica.
Giuseppe Coniglio