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Più di 9 milioni di ore di cig in Basilicata da gennaio a novembre 2015

“Il nuovo anno comincia sotto il segno della stessa emergenza che ha caratterizzato l’anno appena finito, ovvero garantire la tutela ai lavoratori che hanno perso il lavoro con un’attenzione particolare al riordino degli ammortizzatori sociali introdotto dalla riforma del lavoro con il Jobs Act e quindi alle novità che riguardano la cassa integrazione”. Lo sottolinea, in una nota, la Uil della Basilicata, riferendo che, secondo il decimo rapporto sulla Cassa Integrazione Guadagni nella nostra regione, nei primi dieci mesi del 2015 (gennaio-novembre) sono state erogate complessivamente 9 milioni 724mila 29 ore di cig, di cui oltre 8 milioni di straordinaria, circa 1 milione 400 mila di ordinaria e 200mila ore di cig in deroga. Tra le novità dal 2016 – ricorda la nota – ci sono l’abolizione della cassa integrazione in deroga, l’introduzione del principio del bonus malus, la ridefinizione delle nuove aliquote.
Intanto, nel raffronto con i primi dieci mesi del 2014, si registra un decremento di ore, sia pure appena dello 0,4%, determinato dal calo della cig ordinaria (in dieci mesi 2015-2014) del 35,7%,in controtendenza all’aumento del 78,2% per la deroga e dell’8,4% per la straordinaria. Il numero complessivo di operai interessati è di 5.200 (4.333 per la straordinaria, 743 per l’ordinaria e 213 per la cig in deroga) con un calo di 23 unità rispetto allo stesso periodo del 2014.
“Il dato relativo al mese di novembre, però, è fortemente condizionato dal consistente fermo amministrativo per le autorizzazioni della Cassa Integrazione Ordinaria (come fa notare la stessa Inps) evidenziato dalla assenza di ore concesse in oltre 20 Provincie, e dal rallentamento, ormai strutturale, dell’uso della Cassa in deroga. – sottolinea il Segretario regionale UIL, Carmine Vaccaro – In questo caso i motivi sono sia la scarsezza delle risorse a disposizione delle Regioni sia i vincoli, fortemente riduttivi, che hanno fissato il tetto massimo di utilizzo a 5 mesi. E’ per questo che il nostro osservatorio ha monitorato con attenzione la Cassa Straordinaria, unico dato veritiero dal punto di vista socio-economico: sembra mantenersi alto il numero di imprese che sono costrette a dolorosi processi di ristrutturazione. In sostanza il sistema produttivo sembra un puzzle in cui convivono settori in (leggera) ripresa con altri in cui la crisi è ancora profonda.
Sono dati che confermano che comunque la Cassa Integrazione rimane uno scudo importante per evitare il passaggio alla disoccupazione, e non può non preoccupare che gli ultimi interventi legislativi (jobs act) l’hanno significativamente indebolita”.

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