PMI Basilicata: come invertire la rotta grazie alla tecnologia
La tecnologia ha cambiato in modo radicale il nostro mondo. Non a caso negli ultimi anni è iniziata una vera e propria corsa, da parte delle diverse aziende, alla digitalizzazione. Questa, infatti, sembra essere l’unica strada percorribile per avere successo nel mondo del lavoro. Un concetto chiaro anche alle aziende della Basilicata che hanno iniziato questo processo, pur con qualche difficoltà. Molte realtà imprenditoriali hanno dato via a tale rivoluzione adottando servizi appositi come può essere l’e-fax o fax elettronico.
Ogni macchinario può essere gestito da remoto e soprattutto comunica con gli altri strumenti presenti nella fabbrica. Le nuove tecnologie del XXI secolo, dai big data fino alla realtà aumentata, stanno prendendo sempre più piede all’interno delle fabbriche, anche quelle italiane. La vera sfida del futuro per le PMI è riuscire a cogliere al volo le opportunità offerte dall’Industria 4.0. Le nuove tecnologie stravolgeranno i metodi di produzione e permetteranno alle piccole e medie imprese italiane di riguadagnare competitività sul mercato mondiale. Ma sarà necessario anticipare il cambiamento e conoscere quali saranno le tecnologie da implementare all’interno delle fabbriche.
Solitamente quando si parla di Internet of Things si pensa sempre ai dispositivi per la smart home o ai wearable che si collegano con lo smartphone. L’Internet delle Cose avrà un’importanza fondamentale all’interno delle fabbriche. I nuovi strumenti hanno la possibilità di connettersi a Internet e di essere gestiti anche a chilometri di distanza, facilitando la gestione della produzione da parte dell’azienda. Un “cervello” centrale potrà decidere se aumentare la produzione o diminuirla a seconda degli ordinativi e impostare i macchinari da remoto.
Gli investimenti tecnologici da parte delle aziende della Basilicata hanno rappresentato il 30% del totale nel 2014. Il 20% di questi investimenti è stato destinato in ricerca e sviluppo, mentre all’acquisto di materiale informatico (hardware, software e Ict) è stato rivolto il 2,5%. Il dato più interessante è quello relativo all’investimento in formazione, la cui quota si è fermata all’1%.
Il 2014 aveva segnato un calo di investimenti in tecnologia rispetto all’anno precedente. Se per lo scorso anno vi è stato un calo del 6% sugli investimenti, per il 2019 è previsto un aumento soprattutto destinato alle “nuove tecnologie” e ad impianti di ultima generazione.
E’ ormai un dato di fatto, la tecnologia ha un ruolo cardine all’interno della nostra società per cui per essere davvero competitive le aziende italiane devono per forza di cose convincersi che buona parte degli investimenti vanno fatti tutti in questa direzione.