Politiche di genere nelle amministrazioni, in Fiera del Levante l’evento conclusivo della prima edizione di “GenereinComune”
Si chiude la prima edizione di “GenereInComune”, azione strategica di Regione Puglia attuata da Anci Puglia, per promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti delle amministrazioni comunali e incentivare l’adozione di azioni di sistema. Un progetto che ha coinvolto 54 Comuni pilota che hanno investito nell’attuazione di progetti sperimentali in tema di parità di genere.
A Bari, in Fiera del Levante, si è tenuto l’evento conclusivo del percorso formativo “Genere e Inclusione: I Comuni fanno la differenza” per raccontare quanto svolto e per lanciare la seconda edizione della misura regionale che, con una dotazione di 380.000 euro, coinvolgerà altre amministrazioni comunali.
All’incontro, moderato dal giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Francesco Strippoli, sono intervenuti tra gli altri l’assessora alle Politiche di genere, Serena Triggiani, che ha aperto i lavori, la presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, la consigliera del presidente regionale per l’attuazione Programma di Governo e Agenda di Genere, Titti De Simone, la consigliera regionale di Parità Regione Puglia, Lella Ruccia, la dirigente Sezione per l’Attuazione delle Politiche di Genere Regione Puglia, Annalisa Bellino, e la delegata per le Politiche di Genere ANCI Puglia, Luciana Laera.
“Oggi si chiude un percorso formativo e progettuale – ha sottolineato l’assessora alle Politiche di Genere, Serena Triggiani – che ci ha reso molto orgogliosi come Regione perché siamo riusciti, con esperti e tecnici qualificati e il supporto di Labodif, istituto di ricerca e formazione altamente specializzato a livello nazionale nello studio della differenza, a confrontarci direttamente con i territori, gli enti locali, le pubbliche amministrazioni, i dipendenti e le dipendenti pubbliche, le amministratrici e gli amministratori, primi fruitori. Siamo certi che la cultura di genere possa creare delle condizioni favorevoli in tutti i territori e nelle amministrazioni nell’attuazione di sistemi integrati concreti e trasversali dei principi di parità. E oggi siamo ancor più contenti di lanciare una seconda edizione del progetto Genere in comune perché i semi della cultura di parità che abbiamo piantato vogliamo crescano forti e, ci auguriamo, baluardi della futura legislatura, delle politiche e strategie da attuare. Si tratta di diritti di parità da rispettare, promuovere anche perché, non dimentichiamo, sono diritti sacrosanti che ci impone anche la nostra straordinaria Costituzione”.
“Questa è la storia di un percorso molto interessante, di una grande sinergia tra istituzioni, Regione, Anci puglia e i comuni – ha dichiarato presidente ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio -: un percorso che è entrato nella vita dei comuni e ha acceso i riflettori sulle tematiche di genere, sollecitando il confronto e la sensibilizzazione. Siamo felici anche del patrimonio di idee, di esperienze, di buone pratiche che è venuto fuori proprio dall’esperienza dei territori. Il ringraziamento va a tutti gli interlocutori, alla Regione, per questa grande e bella opportunità di lavorare insieme e alla delegata di Anci Puglia alle politiche di genere, Luciana Laera. Oggi è 21 marzo, inizio di primavera: vogliamo pensare e augurarci che la grande semina fatta con Genere in Comune possa far germogliare nuove sensibilità e nuove coscienze che ci emancipino da stereotipi e paradigmi di genere in cui ancora, purtroppo, siamo incastrati”.
“Le donne impegnate nelle istituzioni – ha dichiarato a margine la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone – hanno l’importante responsabilità ma anche l’opportunità di mettere in campo azioni mirate a superare il divario di genere ancora esistente nei vari ambiti della vita sociale ed economica. Le donne che aiutano le donne. La Regione Puglia e il Consiglio regionale in questi anni si sono particolarmente impegnati su questo fronte. Formazione e competenze sono il campo sul quale bisogna vincere questa battaglia. Questo progetto in collaborazione con Anci, così come il nostro progetto della Rete delle elette vogliono fornire strumenti necessari alle donne per superare il gap”.
“Oggi è una giornata importante – ha dichiarato la consigliera del presidente regionale, Titti De Simone -, perché tracciamo il bilancio finale di un avviso che è stato di grande successo e di supporto per i comuni pugliesi. È il bando Genere in Comune, nato nel solco dell’Agenda di Genere, la strategia regionale per la parità di genere. Si tratta di un intervento che ha messo a disposizione notevoli risorse per sostenere i comuni nella formazione sulle politiche di genere in prevalenza e sull’implementazione di misure all’interno dell’amministrazione degli enti pubblici per poter progettare delle politiche gender inclusive. Oggi siamo qui con tutti i comuni, con quelli che hanno partecipato e quelli che sono interessati ad un’implementazione, a un proseguo di questa misura che infatti oggi annunceremo perché vincente e pilota, come modello per poter davvero partire dalle comunità territoriali e aprire ad una formazione mainstreaming sulla parità di genere. E crediamo sia l’unico approccio di sistema per poter ricucire questo gap che purtroppo pesa ancora anche sulla nostra regione”.
“Questa giornata è un punto di arrivo di un primo ciclo cui seguirà un secondo – ha fatto sapere la consigliera regionale di Parità Regione Puglia, Lella Ruccia -, considerati l’interesse e la risposta positiva. Come consigliera di parità ho contribuito alla rete, insieme anche alle consigliere territoriali: siamo state coinvolte per proporre i contenuti in tema di diritto antidiscriminatorio, che è una parte fondamentale di conoscenza delle politiche di genere. Credo che sia importante questo momento perché ci riconosciamo tutte intorno a un’esigenza, quella di promuovere le politiche di genere che non sono una rivendicazione sindacale da parte delle donne, ma la una rivendicazione di una nuova visione del lavoro, dell’organizzazione interna della pubblica amministrazione che tende secondo me il punto di arrivo e il benessere organizzativo, cioè pensare all’organizzazione del lavoro in maniera più a misura umana di individuo per rendere fruibile il luogo del lavoro da parte di tutti con le flessibilità, le esigenze individuali di cui sono portatori tutti e tutte”.
A seguire i 54 comuni coinvolti nella prima edizione di GenereInComune:
1. Terlizzi
2. Giovinazzo
3. Ruvo di Puglia
4. Putignano
5. Acquaviva delle Fonti
6. Modugno
7. Gioia del Colle
8. Gravina in Puglia
9. Alberobello
10. Corato
11. Bitonto
12. Molfetta
13. Palo del Colle
14. Cassano delle Murge
15. Francavilla Fontana
16. Brindisi
17. Mesagne
18. Ceglie Messapica
19. Trani
20. Andria
21. Canosa di Puglia
22. Minervino Murge
23. Spinazzola
24. Cerignola
25. Lesina
26. Torremaggiore
27. Casalvecchio
28. Apricena
29. Galatone
30. Taviano
31. Corigliano d’Otranto
32. Nardò
33. Minervino di Lecce
34. Martignano
35. San Cesario di Lecce
36. Cursi
37. Melissano
38. Racale
39. Melpignano
40. Trepuzzi
41. Soleto
42. Maglie
43. Castri di Lecce
44. Lecce
45. Alezio
46. Statte
47. Crispiano
48. Grottaglie
49. Fragagnano
50. Massafra
51. Taranto
52. Carosino
53. Faggiano
54. Ginosa