Polo del salotto, rinvio vergognoso
La Filca Cisl Basilicata replica duramente alla decisione del ministero dello Sviluppo economico di rinviare a data da destinarsi l’incontro, inizialmente programmato per domani, che avrebbe dovuto dare il definitivo via libera al contratto di programma per il rilancio del polo del salotto. Il rinvio, si legge nella nota del ministero, è dovuto all’annuncio del ministro Passera di rivedere il sistema degli incentivi alle imprese, ma è una giustificazione che non convince il sindacato. Il segretario generale Michele La Torre parla di “scelta incomprensibile e l’ennesima beffa a danno dei lavoratori del settore che aspettano da anni la conclusione di un percorso lunghissimo per il rilancio del polo del salotto. L’impressione – continua La Torre – è che il ministero si voglia defilare proprio nel momento in cui sembravano non esserci più ostacoli alla firma dell’accordo di programma. A questo punto il sospetto più che fondato è che non ci sia la volontà concreta di rilanciare il polo del salotto e si cerchino giustificazioni fantasiose per stoppare tutto. Intanto i lavoratori e le loro famiglie sono alla disperazione e non si può chiedere loro di aspettare una fantomatica riforma degli incentivi”. Sulla vicenda interviene con parole di fuoco anche il segretario nazionale Paolo Acciai. “Il rinvio dell’incontro di giovedì è semplicemente vergognoso. Il governo dovrebbe pensare a ricollocare i lavoratori piuttosto che a licenziarli, come sta facendo con l’articolo 18. Aspettare il varo della riforma prima di riconvocare la riunione – accusa Acciai – vuol dire perdere altre settimane, forse mesi preziosi. Ci sono migliaia di lavoratori in situazioni disperate e nonostante le regioni interessate, Puglia e Basilicata, abbiano già annunciato lo stanziamento di milioni di euro per il settore – aggiunge – si aspettano i tempi biblici del ministero: prima la lunga vacatio seguente alle dimissioni di Scajola, poi la parentesi di Romani e ora questo incredibile rinvio. Il ministero si assuma tutte le responsabilità di questa scelta, che la Filca Cisl contesta con fermezza e forte disappunto”.