Ponte Craco, il progetto di risanamento ammonterebbe a 1,6 milioni di euro
Il Consigliere Donato Pierro nella commissione consigliare provinciale “Pianificazione del territorio e di viabilità”, tenutasi lo scorso 10 luglio, ha posto la questione sulla risoluzione definitiva del ponte di Craco; crollato mesi fa a causa del dissesto idrogeologico. Ad un milione e seicento mila euro ammonterebbe il progetto di risanamento del ponte di Craco. “Bisogna aprire una vera e propria vertenza nei confronti delle compagnie petrolifere (Total ed Eni) e regione Basilicata, in quanto la provincia di Matera, a differenza di quella di potenza, non percepisce i soldi di compensazione ambientale conferiti dalle compagnie per l’usura delle strade dovute al passaggio delle autobotti”, ha specificato Pierro. Avanzata all’assessore Angelo Garbellano anche la proposta di non tralasciare, nei futuri incontri con l’Anas, i disagi della S.S. 106 Jonica all’altezza di Nova siri e l’intervento strategico di ampliamento del tratto della S.S. Val d’Agri 598 (tratto Montalbano – Scanzano) affinché diventi un corridoio veloce per la stata statale 106. La provincia nell’utilizzare gli avanzi di amministrazione pari a 12 milioni di euro il consigliere Pierro ha suggerito di utilizzare 5 milioni di euro per il dissesto idrogeologico del territorio provinciale e la restate parte per l’adeguamento della strada provinciale Andriace e la Scanzano mare che necessita di ampliamento, illuminazione e pista ciclabile.