Pontile sequestrato a Maratea, monta la preoccupazione degli operatori e dei proprietari delle imbarcazioni
“Il sequestro del pontile comunale al Porto di Maratea, eseguito da qualche giorno dall’Ufficio circondariale marittimo della Città (Guardia Costiera), secondo quanto si apprende per occupazione abusiva di zona demaniale marittima, sta provocando danni diretti e una situazione di allarme diffuso tra gli operatori e i proprietari di imbarcazioni”. Lo ha detto Manuel Chiappetta, presidente dell’Associazione imprese di pesca di Maratea.
Il provvedimento, che è in attesa di convalida da parte del Pubblico Ministero, impedisce l’utilizzo di 65 imbarcazioni tutte di proprietà di cittadini marateoti che hanno pagato per cinque anni al Comune i diritti di ormeggio. Un numero di barche sulle circa 500 in totale ospitate che non è certo limitato e che sta provocando proteste oltre che ricorsi per riavere i soldi indietro dal Comune.
“In attesa di conoscere in dettaglio la vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro, le preoccupazioni riguardano prima di tutto i tempi di mancato utilizzo del pontile. Con l’estate vicina infatti si verificherebbe una situazione molto complicata. Il pontile – riferisce Chiappetta – risale agli anni novanta al programma di lavori di ammodernamento del porto ed è una struttura fondamentale”. Il Comune ha ricevuto un atto di concessione del pontile che risulta scaduto nel 2018. Dal 2018 in poi non avrebbe più pagato la concessione (non avendone più titolo) e proprio in applicazione dell’art. 47 del Codice di Navigazione sarebbe scattato il provvedimento tenuto conto che il Consiglio di Stato in materia di concessioni demaniali si è espresso con chiarezza: le proroghe in automatico come accaduto negli anni non sono più possibili ma le concessioni vanno messe a bando. Per il rappresentante dell’Associazione imprese di pesca, di cui cinque sono quelle storiche, le prime della Basilicata, “ex pescatori proprietari di imbarcazioni non possono essere penalizzati da una vicenda tutta burocratico-amministrativa che riguarda diritti e un bene pubblico”.